Con il decreto legge approvato in CDM ieri è stato previsto lo sgravio IRPEF e IRAP, ed anche l’aumento della tassazione delle rendite finanziarie, dal 20 al 26% a decorrere dal 1° luglio 2014.

TASSAZIONE RENDITE al 26%.

La tassazione delle rendite finanziarie prevede un prelievo con imposta sostitutiva pari al 26% da effettuare tramite trattenuta sugli interessi ed altri proventi di cui all’art. 44 del TUIR e sui redditi diversi ex art. 67 c. 1 lettere c-bis) e c-quinquies) del TUIR.

In particolare sconteranno il 26%:

– gli interessi e i proventi assimilati sui titoli privati divenuti esigibili a decorrere dal 1° luglio 2014, ad eccezione degli  interessi sui conti correnti, sui depositi postali e sui titoli obbligazionari, per i quali l’aumento della tassazione decorre dalla loro maturazione dopo il 1° luglio 2014);

– le plusvalenze finanziarie maturare  dal 1° luglio 2014;

– i dividendi e i proventi assimilati ricevuti dal 1° luglio 2014, anche se deliberati in precedenza.

TASSAZIONE Titoli di Stato SEMPRE AL 12,50%

Gli interessi sui titoli di Stato sia italiani che esteri continueranno a scontare il previgente regime impositivo del 12,50%.

Come detto permangono con tassazione al 12,5%  gli interessi sui titoli di Stato italiani ed esteri di Paesi inclusi nella white list  e dei proventi assimilati, ex art. 31 DPR n° 601/73.

GLI EFFETTI DELLA NOTEVOLE DIFFERENZA DI TASSAZIONE TRA TITOLI DI STATO E ALTRI PRIVATI.

Risulta chiara la notevole discrasia tra l’imposizione dei titoli di Stato al 12,50% e quella degli altri titoli privati al 26%.

Tra le eccezioni, alla nuova imposizione al 26%,  oltre ai titoli di stato ci sono anche i titoli di risparmio per l’economia del Sud e i dividendi erogati a società comunitarie; oltre al risultato netto delle previdenza complementare, che manterranno come i titoli del debito pubblico l’attuale regime di tassazione.

E’ previsto anche l’affrancamento  delle plusvalenze latenti relative ad attività finanziarie possedute alla data del 30 giugno 2014, che potrà essere pagato con imposta sostitutiva al 20% entro il 16 novembre 2014.

L’operazione di affrancamento dovrà essere indicata  nella dichiarazione dei redditi dell’anno in corso 2014.

Il decreto legge appena approvato ha previsto inoltre un periodo transitorio  tra la nuova imposizione del 26% e quella in vigore fino al 20%. 

Si ritiene che necessitano infine dei correttivi alle norme appena varate,  in quanto sperequate fiscalmente in merito ai divendendi di società private, dove sono tassati al 26% i dividenti corrisposti ai i soci non qualificati mentre rimarranno al 49,72% le tasse IRPEF sui dividendi dei soci qualificati al 49,79% (con quote possedute superiori al 20%).

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