Dopo il crollo del secondo trimestre l’economia mondiale si avvia a un chiaro ritorno alla crescita nel terzo trimestre del 2020. Più rapido negli Stati Uniti e in Cina che in Europa. E più veloce in Germania che nel resto dell’Eurozona.

Cosa sta succedendo nell’economia mondiale

Dopo il tonfo del secondo trimestre 2020 (il peggiore di sempre per la crescita delle economie occidentali), il terzo era cominciato bene ovunque, con un rafforzamento del segno più nelle serie mensili del mese di giugno dopo le graduali ripartenze del mese di maggio. Poi però durante l’estate la ripresa ha rallentato in Europa mentre è proseguita in America e in Cina. Le grandi economie del mondo si presentano dunque in ordine sparso alla ripresa autunnale. Vediamo qualche dettaglio dei dati più recenti.

In America l’economia va, anzi accelera

L’indice Pmi composto (manifatturiero e servizi) per l’economia americana nel mese di agosto raggiunge il valore di 54,6, il valore più elevato dal marzo 2019. Essendo un numero ben al di sopra della soglia di 50 (che corrisponde alla crescita zero), si tratta di un dato coerente con un ritorno ad una solida crescita economica del Pil nel terzo trimestre (stimato da Trading Economics intorno ai 4 punti percentuali) dopo il calo superiore a 9 punti percentuali del Pil osservato nel secondo trimestre.

Il buon dato di agosto (in netta accelerazione rispetto a quello di luglio) è probabilmente trainato da un buon andamento dei consumi – pari al 70 per cento del Pil Usa – come indicato dal Redbook Index che descrive l’andamento settimanale delle vendite al dettaglio per 9 mila negozi della grande distribuzione che rappresentano circa l’80 per cento delle vendite al dettaglio complessive (e hanno il vantaggio di essere disponibili in anticipo rispetto ai dati ufficiali del Bureau of Economic Analysis).

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