Decreto Sud (dl 91): pienamente operativo dopo la conversione in legge.

Con la conversione in legge del decreto Sud entrano in vigore le norme volte alla crescita economica del Mezzogiorno.

Nel passaggio Parlamentare e la conversione in legge, il decreto sud ha conservato le misure fiscali finalizzate alla proroga dell’iperammortamento e dello Zes.

Le poche modifiche Operate durante la conversione in legge in ogni casa o sono significative:

ZES: Zone economiche speciali
Nella legge di conversione è stata confermata la costituzione dello Zes – Zone economiche speciali – alle quali sono attribuiti particolari benefici anche fiscali, a favore delle attività che ivi saranno insediate o in procinto di farlo, in rapporto all’entità degli investimenti e alla qualità delle iniziative di sviluppo.

Lo scopo della costituzione dello Zes, è la creazione dei presupposti favorevoli allo sviluppo delle imprese già operanti al loro interno e l’insediamento di nuove realtà produttive.

Per Zes si intende “una zona geograficamente delimitata e chiaramente identificata, situata entro i confini dello Stato, costituita anche da aree non territorialmente adiacenti purché presentino un nesso economico funzionale, e che comprenda almeno un’area portuale con le caratteristiche stabilite dal regolamento (Ue) n. 1315 dell’11 dicembre 2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, collegata alla rete transeuropea dei trasporti (Ten-T)”.
Le modalità per l’istituzione di una Zes, la sua durata, i criteri generali per l’identificazione e la delimitazione dell’area, i criteri che ne disciplinano l’accesso e le condizioni speciali di beneficio per i soggetti economici ivi operanti o che vi si insedieranno, nonché il coordinamento degli obiettivi di sviluppo, sono definiti con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto.

Possono proporre l’istituzione di una Zes le Regioni meno sviluppate.

Con la conversione in legge viene ora prevista la possibilità di istituire Zes interregionali.

Benefici fiscali

Sono previste a favore delle imprese già in essere o che avviano un programma di attività economiche imprenditoriali o di investimenti all’interno della Zes, sono riconosciuti, oltre ad agevolazioni e semplificazioni di carattere amministrativo, anche una serie di benefici fiscali.
In particolare, per tali imprese, in deroga alle regole generali, possono utilizzare il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi nel Mezzogiorno nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 50 milioni di euro. Inoltre, l’agevolazione per tali zone è estesa fino al 31 dicembre 2020 (sul bonus Sud, introdotto dalla legge di stabilità 2016, vedi “Investimenti nel Mezzogiorno: modifiche al credito d’imposta” e “Bonus investimenti al Sud: approvato il nuovo modello”).

Per il riconoscimento delle agevolazioni, le imprese beneficiarie:
dovranno mantenere la loro attività nella Zes per minimo sette anni (aumentato dai cinque previsti nel decreto originario)a decorrere dal completamento dell’investimento oggetto delle agevolazioni, pena la revoca dei benefici concessi e goduti
e le imprese richiedenti non devono essere in stato di liquidazione o di scioglimento.

Iperammortamento: proroga termini
Altra misura di natura fiscale volta al miglioramento dell’economicità delle imprese al sud, è la proroga del termine per l’effettuazione degli investimenti connessi all’iperammortamento. L’agevolazione, introdotta dall’articolo 1, comma 9, della legge 232/2016 (legge di bilancio 2017), riconosce una maggiorazione del 150% del costo di acquisizione dei beni funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale.
In base alle modifiche apportate dal Parlamento in sede di conversione del decreto 91, l’agevolazione si applica agli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2017, ovvero entro il 30 settembre 2018 (in luogo del 31 luglio 2018, termine previsto dalla versione originaria del decreto legge) a condizione che entro la data del 31 dicembre 2017 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

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