È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 9 novembre 2017 n. 174, il quale spiega come ottenere gli incentivi della misura “Resto al Sud” introdotti per agevolare i progetti imprenditoriali presentati da giovani under 36 anni che risiedono nel Mezzogiorno italiano.

Il Decreto 9 novembre 2017 n.174 contiene le modalità di attuazione dell’incentivo con indicazione dei requisiti soggettivi e dei comparti nei quali è possibile avviare nuove attività imprenditoriali.

Per quanto concerne la dotazione finanziaria, essa è di 1 miliardo e 250 milioni e prevede la possibilità di fruire di un contributo a fondo perduto (35% dell’investimento) e di un finanziamento bancario a tasso zero (65% dell’investimento).

L’articolo 3 del succitato Provvedimento disciplina i requisiti oggettivi validi per procedere con le richieste di agevolazioni che possono essere presentate dai soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni.

Al momento della presentazione della domanda per beneficiare degli incentivi “Resto al Sud” è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:

  1. a) essere residenti nelle Regioni del Mezzogiorno al momento della presentazione della domanda o vi trasferiscano la residenza entro 60 giorni dalla comunicazione del positivo esito dell’istruttoria;
  2. b) non risultino già beneficiari, nell’ultimo triennio, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell’autoimprenditorialità.

Per quanto concerne l’avvio dei progetti imprenditoriali devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione ovvero alla data di costituzione della società nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche.

Per quanto concerne l’importo del finanziamento, esso può arrivare fino a 200.000 euro e la normativa prevede che “Ciascun richiedente riceve un finanziamento fino ad un massimo di 40 mila euro. Nel caso in cui l’istanza sia presentata da più soggetti già costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria, ivi incluse le società cooperative, l’importo massimo del finanziamento erogabile è pari a 40 mila euro per ciascun socio, fino ad un ammontare massimo complessivo di 200 mila euro, ai sensi e nei limiti del regolamento (UE) n. 1407/2013 sulla disciplina degli aiuti de minimis”.

Il prestito deve essere rimborsato entro 8 anni complessivi dalla concessione del finanziamento, di cui i primi due anni di pre-ammortamento, e usufruisce del contributo in conto interessi e di una garanzia. A tal fine, è istituita una sezione specializzata presso il Fondo centrale di garanzia per le PMI.

Per quanto concerne le attività finanziate, rientrano tutte le attività imprenditoriali relative a produzione di beni nei settori dell’artigianato e dell’industria, ovvero relativi alla fornitura di servizi.

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