La decisione dei giudici di concedere alla Lega del ministro dell’Interno Matteo Salvini una mega rateizzazione per la restituzione dei 49 milioni nell’ambito della truffa ai danni dello Stato sui rimborsi elettorali 2008-2010, ha destato immediatamente scalpore.

I social ribollono di italiani infuriati. 600 mila euro al mese, ovvero 76 anni, senza interessi, suona come un trattamento molto, troppo, leggero. In molti si chiedono se è possibile anche estinguere il mutuo della propria casa con certe agevolazioni oppure cosa ne sarebbe stato di tutte quelle aziende strozzate dai debiti se avessero avuto 76 anni per rimettersi in piedi.

Ovviamente si tratta di provocazioni e non sono mancati neanche gli spunti per mostrare la solita social-ironia a colpi di meme. Ma c’è anche chi ha trovato il ragionamento tutt’altro che sconclusionato. Come per esempio il deputato PD Camillo D’Alessandro che ha annunciato con un video, diffuso tramite i social suoi e del partito, la presentazione di una proposta di legge su “Misure in materia di dilazione delle somme iscritte a ruolo: estensione del piano di rateizzazione ordinario”, ovvero che tutti i cittadini italiani possano usufruire dello stesso trattamento riservato alla Lega, nonché la richiesta ai capi gruppo di M5s e Lega affinché la procedura venga approvata e sbrigata in non più di un mese.

“Francamente – spiega al sito democratica.com – non si comprenderebbe un loro no. Come possono non estendere a tutte le famiglie quello che è chiaramente un privilegio da casta? Ricordo che Salvini ha evocato lo scontro con i magistrati, proprio nel timore di dover chiudere il partito, qualora avesse dovuto pagare i soldi sottratti agli italiani, ma in Italia, quanti imprenditori, che non hanno rubato nulla a differenza della Lega, sono stati costretti a chiudere non un partito, ma la propria azienda, con conseguente perdita di posti di lavoro a causa del debito con Equitalia? Se il privilegio è stato concesso alla casta leghista, ebbene deve essere concesso a tutti gli italiani”.

Anche Ignazio Zullo, capogruppo di Noi con l’Italia alla regione Puglia, come riporta noinotizie.it, in una dichiarazione in aula si è dimostrato d’accordo: “Condono… pace fiscale… non servono! Il modello c’è già: è quello che è stato applicato alla Lega il cui debito da restituire di 49 milioni di euro è stato rateizzato in 600 mila euro all’anno. Conosco personalmente imprenditori, che in queste ore, mi hanno raccontato che sono falliti perché l’Agenzia delle Entrate imponeva il rientro del debito erariale in due anni: le rate erano tali che impedivano di proseguire l’attività lavorativa corrente… se a questi fosse stata offerta la stessa possibilità oggi sarebbero ancora “aperti”, ci sarebbe ancora gente al lavoro. Insomma, il cambiamento in atto nella società e nella politica ci piace: ma deve valere per tutti!”.

Si accoda al pensiero anche Saverio Bosco, sindaco di Lentini, provincia di Siracusa, che annuncia su Facebook di aver “…inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro degli Interni, al Ministro del Tesoro e ai presidenti delle commissioni bilancio e finanze di Camera e Senato, una richiesta di autorizzazione a rateizzare in 76 anni, tutti i debiti tributari dei cittadini di Lentini verso il Comune. Sono certo che l’emergenza sociale in cui versa il nostro territorio e la disoccupazione a doppia cifra possa giustificare un provvedimento tanto drastico quanto epocale. Sono altresì certo che in Italia ancora vige l’art 3 della Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

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