Come sancito dall’approvazione della Manovrina e dal Documento di Economia e di Finanza (DEF), uno degli obiettivi che si propone il Governo è quello di puntare ad accrescere il tessuto competitivo ed imprenditoriale del panorama italiano, sostenendo le unità produttive e favorendo l’avvio di nuove attività imprenditoriali, in particolare da parte dei giovani NEET, ovvero dei giovani non occupati e non in istruzione e formazione. L’intento strategico è sicuramente ottimo ma, occorre mettere subito pratica quanto auspicato in teoria: lo Startup Act italiano entrato in vigore con il Decreto Legge 179/2012, consente alle start up innovative ed incubatori di potere accedere al mercato creditizio, vedendosi erogato un prestito bancario richiedendo l’intervento del Fondo Garanzia per le Piccole Medie Imprese italiane FGPMI.

Questa previsione permette alle imprese in fase di avvio ed incubatrici di business idea di poter beneficiare di un iter procedurale razionalizzato ed assolutamente semplificato che esclude la “canonica” fase di valutazione dell’outstanding creditizio, ovvero del merito creditizio espletato routinariamente dall’istituto bancario, erogatore del fido. Infatti, nella realtà le imprese che si trovano nella fase di avvio incontrano non poche difficoltà nel reperire le garanzie reali richieste dalle banche a copertura del fabbisogno finanziario e, spesso, tali diventano assai onerose. Le garanzie reali richieste a queste imprese innovative sono assai onerose proprio per il livello di rischiosità del progetto imprenditoriale che stanno ponendo in essere. L’intervento del Fondo (FGPMI) mira a ridurre queste distorsioni inique del sistema creditizio, permettendo alle imprese innovative di competere sul mercato e di integrarsi nel tessuto economico del nostro Paese, accedendo a quelle risorse necessarie sia all’attività operativa sia alla programmazione degli investimenti finalizzati allo sviluppo e alla crescita.

Dai dati oggettivi pubblicati sul sito istituzionale del MISE, al 31 marzo 2017, le start up che hanno ricevuto un prestito con garanzia sono ben 1.286, 169 in più rispetto al dato pubblicato a fine dicembre 2016. La somma complessivamente erogata è pari a 417.477.930 euro, 60,2 milioni di euro in più rispetto a quanto registrato lo scorso trimestre; i prestiti bancari concessi alle start up innovative ammontano a circa 211.131 euro. A beneficiare di questo strumento sono le imprese innovative presenti nelle regioni del Nord quali Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige.

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