ISTAT, alle donne sono andati 6.000 euro in meno

ISTAT, meno pensionati con assegni più pesanti. Questo è quanto emerso da parte dell’ISTAT, visto che i pensionati nel nostro Paese sono in calo di 16,3 milioni e le donne riceveranno 6.000 euro in meno. Il quadro generale che ha messo in piedi l’ISTAT che mostra come due anni fa i pensionati fossero scesi di circa 134.000 rispetto al 2013, con un reddito di pensione lordo annuo di 17.040 euro, pari a un reddito netto di 13.647 euro, tenendo ben conto di tutti i trattamenti . Alle donne sono andati 6.000 euro in meno vista la percentuale totale del 52,9% non è un buon dato. L’ISTAT sottolinea come la raccolta di più trattamenti pensionistici siano sullo stesso beneficiario e siano meno frequenti tra i pensionati di vecchiaia, circa il 27,1%, mentre è diffuso il dato sui pensionati superstiti, che sono il 67,6& e la maggioranza delle donne l’87%.

Il distacco degli assegni legata al titolo di studio delle varie persone laureate è molto ampio: per i titolari di assegno di laurea il reddito lordo pensionistico sarà di circa 2.490 euro, mentre per le persone senza il titolo di studio o con sola la licenza elementare il fondo pensionistico sarà di circa 1.130 euro. Nel 2013 le pensioni di vecchiaia e anzianità rappresentavano la fonte principale di un reddito, dove la media saliva di una percentuale pari al 64%, seguite dal reddito del lavoro che era indicato nella percentuale pari al 16%. Tra le pensionate, l’ISTAT segnala che sul fronte dei redditi l’apporto alle pensioni di reversibilità sono del 27,6% e quelle assistenziali il dato è più elevato rispetto agli uomini, visto che hanno una percentuale pari al 9,5%. Questi sono tutti i dati emersi dall’ISTAT per le annate precedenti alle pensioni di vecchiaia che percepiscono uomini e donne del nostro Paese.

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