ISA: All’interno degli studi si vive tutt’altra aria rispetto ai luoghi dove sono fatti (malissimo) i provvedimenti.
Come non bastasse tutto il polverone sollevato dagli ISA ora ci si mettono anche con le modifiche pubblicate il 17 agosto 2019, per cui le dichiarazioni dei redditi del 2018 e il quantum da pagare che i contribuenti vogliono sapere, si sposterebbero a data da destinarsi.
Io consiglio di fare subito le dichiarazioni soggette ad ISA, senza considerare gli ISA e disattivandole un attino, facendo eventualmente anche una valutazione di massima con  inserimento dei dati negli studi dell’anno scorso per poi determinare quanto far pagare al cliente.
Successivamente prima della trasmissione telematica prevista per il 30 novembre o non sappiamo con eventuale altra proroga:

  • SE GLI ISA SARANNO DISAPPLICATI PER LA DICHIARAZIONE PRESENTE NON BISOGNERA’ NEMMENO RIAPRIRE LA DICHIARAZIONE GIA’ COMPILATA PRIMA;
  • SE GLI ISA DOVRANNO ESSERE COMPILATI, SI DOVRA’ RIAPRIRE LA DICHIARAZIONE FARE I CALCOLI CON GLI ISA DEFINITIVI, ED EVENTUALMENTE CI FOSSE UN NOTEVOLE DIVARIO TRA DICHIARATO E CALCOLATO ISA, FARE INTEGRATIVA DEL VERSAMENTO.
  • IN TAL MODO IO CREDO DI POTER DIRE CHE RISOLVIAMO OGNI PROBLEMA ISA, IN ATTESA DI AVERE PROGRAMMI E DATI DEFINITIVI PER POTERLI UTILIZZARE.
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