Con l’abrogazione dei voucher realizzata dal decreto n. 25 del 2017 non possono più essere utilizzati neppure i voucher garantiti dall’Inps per godere del Bonus Baby Sitting, misura alternativa al congedo parentale, se non richiesti entro il 17 marzo, data dell’entrata in vigore del decreto. Come comunicato dall’INPS in data 21 marzo 2017, sarà consentito utilizzare i “buoni lavoro”, aboliti con Decreto Legge n. 25 del 17 marzo 2017, fino al 31 dicembre 2017. Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto  n. 25 recante “Disposizioni urgenti per l’abrogazione delle disposizioni in materia di lavoro accessorio nonché per la modifica delle disposizioni sulla responsabilità solidale in materia di appalti” non è più consentito l’acquisto di “buoni lavoro” (voucher).

L’abrogazione dei voucher lavoro porta con sé la conseguenza dell’abolizione al godimento per le mamme del Bonus Baby Sitting: infatti, dal 22 marzo non è più possibile richiedere i voucher Baby Sitting per le lavoratrici dipendenti pubbliche e private e autonome. L’Inps spiega che “Ciò è dovuto, in seguito, all’abolizione dei voucher stessi determinata dal Decreto Legge 25 del 17 marzo 2017″. L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ricorda “che è ancora possibile, in presenza di fondi, richiedere il beneficio nella modalità di contributo asilo nido”. Nei prossimi giorni l’istituto fornirà dettagli maggiori per tutti coloro ai quali la richiesta è stata accolta o hanno fatto domanda prima del 22 marzo.

Il governo è intenzione a «rimettere mano» ed ordine alla disciplina delle prestazioni occasionali studiando nuovi strumenti che soddisfino le esigenze diverse tra loro delle famiglie e delle imprese: “Siamo intenzionati a rimettere mano alla situazione con un’ottica diversa», ha detto il Ministro Poletti, “le famiglie sono un soggetto diverso dalle imprese, per le famiglie serve uno strumento per i lavoretti, mentre all’impresa serve uno strumento agile e veloce che sia alla luce del sole e che tuteli sia l’impresa che il lavoratore. La nostra intenzione è di farlo velocemente discutendo con i rappresentanti delle imprese, piccole grandi e medie, e dei lavoratori, per dare una buona risposta a un problema che esiste, invece di una risposta che veniva giudicata come non buona». Poletti ha sottolineato che l’uso dei voucher nel “periodo transitorio va effettuato nel rispetto delle norme previgenti”.

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