Come sancito dall’articolo 1 della Legge di stabilità 2016, ai commi 199-202 è stato istituito il “Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti” che, attraverso la concessione di finanziamenti agevolati, possono cercare di “arginare” la difficile situazione di mancanza di liquidità e di gestione della tesoreria a causa dei mancati pagamenti da parte dei debitori.

I soggetti che possono beneficiare di questo strumento di agevolazione previsto e supportato dal Ministero dello Sviluppo economico sono tutte le unità produttive di piccola media dimensione (PMI) che risultino in una situazione di crisi della gestione della cassa per incaglio crediti commerciali: con chiarimento, si considerano in potenziale crisi di liquidità le imprese che presentano “un rapporto non inferiore al venti per cento tra l’ammontare dei crediti non incassati nei confronti delle imprese debitrici imputate e il totale dei “Crediti verso clienti” di cui alla lettera C) II – 1) dell’articolo 2424 del codice civile”.

Per il triennio 2016- 2017- 2018 sono stati stanziati ben 10 milioni di euro per ogni anno per un ammontare complessivo di 30 milioni di euro e il 10% delle risorse economico finanziarie è destinato solo alle imprese che sono in possesso di sani principi di comportamento etico in ambito aziendale (rating di legalità). L’agevolazione prevista e destinata alle PMI in difficoltà, si sostanzia in un finanziamento agevolato di importo non eccedente ai 500.000 euro e non superiore all’ammontare dei crediti documentati ed insoluti vantati dall’impresa creditrice nei confronti dei debitori. La durata delle agevolazioni deve essere coprire un lasso di tempo da un minimo di 3 anni fino ad un massimo di 10 anni, compreso il periodo di 24 mesi come periodo di pre-ammortamento.

Per quanto concerne la presentazione delle domande, dopo il primo periodo relativo alla compilazione delle domande, partito dalle ore 10:00 del 3 marzo 2017, ora si deve procedere con l’invio delle domande a partire dalle ore 10:00 del 3 aprile 2017 fino alla chiusura dello Sportello per gli incentivi alle imprese.

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