Inps, tutto questo è successo a Lamezia Terme, dove la Guardia di Finanza li ha inviati a quattro persone

Inps, la Guardia di Finanza di Lamezia Terme, in Calabria, ha notificato avvisi di garanzia a quattro persone, di cui due sarebbero affiliati alla ‘ndrangheta, per una truffa ai danni dell’Inps. Le due persone, già ben conosciute alle forze dell’ordine, sono Aldo Notarianni, ritenuto affiliato alla cosca Giampà, e già condannato in passato per vari omicidi e Vincenzo Torcasio, della cosca omonima, antagonista della cosca Giampà. I due, forti della loro posizione delinquenziale e dell’affiliazione mafiosa, avrebbero coercito imprenditori locali a far figurare assunzioni fittizie, al fine di intascare indebite indennità di malattia e di disoccupazione dall’Inps. Il Notarianni, si sarebbe fatto assumere da imprenditori ma la sua azione non si è limitata a se stesso: avrebbe fatto assumere anche la moglie e la cognata.

Analogo comportamento per Torcasio che avrebbe fatto assumere anche una parente. La truffa era semplice: una volta assunti ci si metteva in malattia, percependole relative indennità; una volta spremuto a dovere il finto posto di lavoro, si veniva licenziati e si percepiva l’indennità di disoccupazione. In questo modo entravano stipendi in famiglia, senza mai versare una sola goccia di sudore. L’ipotesi di reato è di truffa ai danni dell’Inps, aggravata dai metodi mafiosi. Il danno per l’ente previdenziale si aggirerebbe intorno ai 100 mila Euro. Questa potrebbe, però, rappresentare solo la punta dell’iceberg, si può immaginare, infatti, che non si tratti di casi isolati ma che sia un sistema consolidato e diffuso per procurarsi redditi sicuri ai danni della comunità. Le indagini proseguono, quindi anche al di fuori dei casi specifici. Una truffa all’Inps davvero incredibile che abbiamo voluto rendere noto ai tanti nostri lettori.

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