Home Blog Page 228

Revisori: obbligo formazione continua 2017-2019

0

REVISORI LEGALI: parte l’obbligo della formazione continua.

Il 6 luglio la ragioneria generale dello Stato ha pubblicato la circolare n. 26 – 2017 che detta le istruzioni in tema di formazione continua obbligatoria per i revisori legali iscritti nel Registro.
La Formazione continua per i revisori legali SI ALLINEA all’obbligo formativo degli altri professionisti.
E’ chiaramente necessario l’aggiornamento dei revisori legali e di conseguenza è stato adottato un nuovo regolamento che rende stringente l’obbligo di formazione ai fini del mantenimento dell’iscrizione.
L a necessità della formazione continua per i revisori legali  ha lo scopo di adeguare la preparazione professionale  dei professionisti – che hanno incarichi di revisione – agli standard di  qualità della revisione dei bilanci.
La normativa nazionale e, in particolare, l’articolo 5 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, come modificato dal decreto legislativo 17 luglio 2016, n. 135, si è adeguata alla normativa europea obbligando tutti i professionisti  iscritti al Registro di seguire un adeguato aggiornamento professionale.
La circolare in particolare definisce:
– a formazione offerta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze;
– le modalità di accreditamento degli enti pubblici e privati;
– il riconoscimento della formazione degli ordini professionali e delle società iscritte al registro.
L’obbligo si sostanzia nel sostenimento di 60 ore triennali di formazione in merito alla revisione (senza valenza le eventuali doppie ore in merito allo stesso tema) .
Pubblichiamo la circolare MEF.

Renzi su fb: "Aiutiamo i migranti a casa loro» e si scatena la rete

0

Uscita infelice su facebook da parte del segretario Matteo Renzi che scatena la polemica della rete: “Aiutamo i migranti a casa loro”.
Come sempre i problemi del Paese si cercava altrove e laddove non  sono, invece che nelle stanze del Parlamento e in quello di cui lì discutono … (lì sono i nostri guai)
Il post su Facebook del PD, è stato prontamente rimosso (peggiorando le cose)  perchè  la Rete non dimentica … e si scatena l’indignazione.
Una sortita diremo infelice quella di Renzi, che ultimamente non ne azzecca una …
Protagonista il Pd, che rilancia sulla bacheca del social network una frase tratta dal libro del suo stesso segretario Renzi che poi la cancella inspiegabilmente dopo le critiche che stavano arrivando.
Un dietrofront che ha creato ancora più clamore.
Il tema riguarda l’immigrazione: e  il pd pubblica la frase «Noi non abbiamo il dovere morale di accoglierli, ripetiamocelo. Ma abbiamo il dovere morale di aiutarli. E di aiutarli davvero a casa loro» con logo ufficiale  Pd.
Quella frase, del segretario Matteo Renzi, quelle parole “Aiutiamoli a casa loro”, sembrano uno slogan leghista,  e sulla Rete si scatena la protesta e l’indignazione perchè è un vero e proprio cambio di direzione di enorme portata.
————————————————-
Crediamo, ndr) che la vera motivazione sia da ricercare nel tentativo di  pescare altri consensi nell’elettorato, nel disperato tentativo di mantenere un 40% che è “utopia pura”.
La sete di potere impazza dopo la scissione dell’articolo 1 di Bersani e a pochi mesi dalle elezioni.
Alla fine, si vorrebbero risolvere i problemi del Paese, ma si punta il dito su aspetti che non creano i problemi per cui lottiamo. I nostri problemi, sono le tasse, enormi, che i nostri politici continuano ad aumentare sui contribuenti, non avendo fatto bene il loro mestiere (nel migliore dei casi) e nel peggiore dei casi incassando soldi presi in prestito con bot e cct non investiti ma intascati…. dalla prima o seconda repubblica non conta…

Renzi su fb: "Aiutiamo i migranti a casa loro» e si scatena la rete

0

Uscita infelice su facebook da parte del segretario Matteo Renzi che scatena la polemica della rete: “Aiutamo i migranti a casa loro”.
Come sempre i problemi del Paese si cercava altrove e laddove non  sono, invece che nelle stanze del Parlamento e in quello di cui lì discutono … (lì sono i nostri guai)
Il post su Facebook del PD, è stato prontamente rimosso (peggiorando le cose)  perchè  la Rete non dimentica … e si scatena l’indignazione.
Una sortita diremo infelice quella di Renzi, che ultimamente non ne azzecca una …
Protagonista il Pd, che rilancia sulla bacheca del social network una frase tratta dal libro del suo stesso segretario Renzi che poi la cancella inspiegabilmente dopo le critiche che stavano arrivando.
Un dietrofront che ha creato ancora più clamore.
Il tema riguarda l’immigrazione: e  il pd pubblica la frase «Noi non abbiamo il dovere morale di accoglierli, ripetiamocelo. Ma abbiamo il dovere morale di aiutarli. E di aiutarli davvero a casa loro» con logo ufficiale  Pd.
Quella frase, del segretario Matteo Renzi, quelle parole “Aiutiamoli a casa loro”, sembrano uno slogan leghista,  e sulla Rete si scatena la protesta e l’indignazione perchè è un vero e proprio cambio di direzione di enorme portata.
————————————————-
Crediamo, ndr) che la vera motivazione sia da ricercare nel tentativo di  pescare altri consensi nell’elettorato, nel disperato tentativo di mantenere un 40% che è “utopia pura”.
La sete di potere impazza dopo la scissione dell’articolo 1 di Bersani e a pochi mesi dalle elezioni.
Alla fine, si vorrebbero risolvere i problemi del Paese, ma si punta il dito su aspetti che non creano i problemi per cui lottiamo. I nostri problemi, sono le tasse, enormi, che i nostri politici continuano ad aumentare sui contribuenti, non avendo fatto bene il loro mestiere (nel migliore dei casi) e nel peggiore dei casi incassando soldi presi in prestito con bot e cct non investiti ma intascati…. dalla prima o seconda repubblica non conta…

Renzi su fb: “Aiutiamo i migranti a casa loro» e si scatena la rete

0

Uscita infelice su facebook da parte del segretario Matteo Renzi che scatena la polemica della rete: “Aiutamo i migranti a casa loro”.

Come sempre i problemi del Paese si cercava altrove e laddove non  sono, invece che nelle stanze del Parlamento e in quello di cui lì discutono … (lì sono i nostri guai)

Il post su Facebook del PD, è stato prontamente rimosso (peggiorando le cose)  perchè  la Rete non dimentica … e si scatena l’indignazione.

Una sortita diremo infelice quella di Renzi, che ultimamente non ne azzecca una …

Protagonista il Pd, che rilancia sulla bacheca del social network una frase tratta dal libro del suo stesso segretario Renzi che poi la cancella inspiegabilmente dopo le critiche che stavano arrivando.

Un dietrofront che ha creato ancora più clamore.

Il tema riguarda l’immigrazione: e  il pd pubblica la frase «Noi non abbiamo il dovere morale di accoglierli, ripetiamocelo. Ma abbiamo il dovere morale di aiutarli. E di aiutarli davvero a casa loro» con logo ufficiale  Pd.

Quella frase, del segretario Matteo Renzi, quelle parole “Aiutiamoli a casa loro”, sembrano uno slogan leghista,  e sulla Rete si scatena la protesta e l’indignazione perchè è un vero e proprio cambio di direzione di enorme portata.

————————————————-

Crediamo, ndr) che la vera motivazione sia da ricercare nel tentativo di  pescare altri consensi nell’elettorato, nel disperato tentativo di mantenere un 40% che è “utopia pura”.

La sete di potere impazza dopo la scissione dell’articolo 1 di Bersani e a pochi mesi dalle elezioni.

Alla fine, si vorrebbero risolvere i problemi del Paese, ma si punta il dito su aspetti che non creano i problemi per cui lottiamo. I nostri problemi, sono le tasse, enormi, che i nostri politici continuano ad aumentare sui contribuenti, non avendo fatto bene il loro mestiere (nel migliore dei casi) e nel peggiore dei casi incassando soldi presi in prestito con bot e cct non investiti ma intascati…. dalla prima o seconda repubblica non conta…

Locazioni brevi: ecco i codici tributi per eseguire il versamento

0

Con il D.L. 50/2017 entrata in vigore il 24 aprile 2017, ai sensi dell’articolo 4 della Manovra correttiva “Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo”, è stata disciplinata la materia relativa al regime fiscale delle locazioni brevi.

Per locazioni brevi si intendono tutti quei contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata  non superiore  a  30  giorni,  compresi quelli  che   prevedono   la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di  pulizia  dei locali, stipulati direttamente dalle persone fisiche o tramite soggetti  che  esercitano attività di  intermediazione  immobiliare,  anche   attraverso   la gestione di portali online.

Per tutti i contratti di locazione breve stipulati a partire dal 1 giugno 2017 ai redditi derivanti  dagli stessi, si applicano  le  disposizioni  relative  alla  cedolare  secca  con applicazione dell’aliquota del 21% in caso di opzione. Gli agenti immobiliari che esercitano l’attività anche attraverso la  gestione  dei portali   on-line e mettono in contatto persone in ricerca di un  immobile  con  persone proprietarie di immobili da locare,  quando incassano i canoni o i corrispettivi relativi ai contratti di locazione, devono operare e versare una ritenuta del 21% sull’ammontare dei proventi della locazione all’atto dell’accredito.

La ritenuta deve essere versata entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui è stata effettuata. La risoluzione n. 88/E pubblicata sul sito del Fisco Italiano in data 06/07/2017 ha previsto che il codice tributo da utilizzare per il versamento della ritenuta è il “1919” (Ritenuta operata all’atto del pagamento al beneficiario di canoni o corrispettivi, relativi ai contratti di locazione breve – articolo 4, comma 5, del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50) da indicare nella sezione “Erario” del modello F24, in corrispondenza della colonna “importi a debito versati” con l’indicazione nei campi “Rateazione/regione/prov/mese rif.” e “Anno di riferimento” del mese e dell’anno cui la ritenuta si riferisce, rispettivamente nei formati “00MM” e “AAAA”.

Nel caso in cui la ritenuta è versata dal rappresentate, nella sezione “Contribuente” del modello F24 nel campo “codice fiscale” va indicato quello del soggetto rappresentato, intestatario della delega; il campo “Codice fiscale del coobbligato, erede, genitore, tutore o curatore fallimentare” deve essere valorizzato con il codice fiscale del rappresentante, intestatario del conto di addebito, unitamente all’indicazione nel campo “codice identificativo” del codice “72”.

Chiude il redditometro per fallimento…

0

Il redditometro 2.0, Lo strumento anti-evasione, osannato da tutti come l’eccellenza per far emergere il nero, mestamente va in soffitta.

I numeri delle entrate recuperate con il redditometro non lasciano scampo ad altre considerazioni.

Il redditometro non è più centrale rispetto alle strategia accertative dell’Amministrazione.

Doveva essere un’arma letale per gli evasori che detenevano redditi molto maggiori di quelli dichiarati ed è diventato un ottimo strumento proprio per quei contribuenti “cattivi” che non pagano le tasse.

Con lo stesso redditometro infatti hanno potuto capire quale movimenti si devono fare in banca e quali no, o meglio non farne proprio.
Tutto qui, e il redditometro è partito…

Il redditometro vanta si fa per dire appena 2.812 accertamenti, che rispetto al 2015 scendono addirittura del 52% e rispetto al 2012 del 92%.

Il redditometro era stato presentato come ben altre pretese di successo, con ben altri gettiti recuperati, e invece … quasi zero …. Basti pensare che il redditometro 2.0 quello rinnovato (ossia quello applicabile dalle dichiarazioni presentate dal 2010 in poi) avrebbe dovuto portare all’erario 741,2 milioni di euro nel 2011, 708,8 nel 2012 e 814,7 milioni nel 2013. Ma i risultati “certificati” dalla Corte dei conti sembrano essere molto distanti da questi obiettivi.

Addio quindi al redditometro, che spesso più che far pagare gli evasori totali ha fatto pagare due volte i contribuenti che aveva già oblato …

Nuovi voucher: istruzioni INPS per libretto di famiglia PrestOe lavoro occasionale per aziende.

0

Come funziona il nuovo libretto di famiglia e PrestO PER il Lavoro Occasionale reintrodotto dalla legge di conversione del dl 50/2017.

A pochi giorni dall’entrata in vigore (10 luglio) arrivano le istruzioni operative diramate dall’INPS SUI NUOVI VOUCHER reintrodotti in parte per le prestazioni occasionali.

Con la circolare n. 107-2017 pubblicata ieri 5 luglio, l’INPS spiega la corretta procedura da seguire per assumere nuovo personale occasionale in sostituzione dei voucher.

«PrestO»  – per aziende pubbliche e private – «Libretto famiglia» per i privati dovranno essere acquistati, gestiti e liquidati attraverso la piattaforma informatica dell’INPS appositamente predisposta sul sito DELL’ISTITUTO.

Per poter UTILIZZARE le prestazioni di lavoro occasionali, l’utilizzatore DEVE ACQUISTARE UN CREDITO E COSTRUIRSI IL PROPRIO PORTAFOGLIO TELEMATICO versando le somme occorrenti per l’erogazione del compenso al prestatore di lavoro occasionale, il pagamento degli oneri contributi e assicurativi e i costi di gestione delle attività.

L’INPS ha pubblicato la circolare n. 107 del 5 luglio 2017, che detta le regole per l’accesso alla piattaforma telematica attraverso la quale è possibile gestire le prestazioni occasionali.


UTILIZZATORI E PRESTATORI  DOVRANNO REGISTRARSI SULLA PIATTAFORMA:


– direttamente sul sito con l’utilizzo delle proprie credenziali (PIN INPS, credenziali SPID, CNS);
– avvalendosi dei servizi del contact center INPS;
– tramite gli intermediari;
– dagli enti di patronato, esclusivamente per il libretto famiglia.

CONTRIBUZIONE

Il prestatore di lavoro occasionale avrà diritto all’assicurazione per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti, con iscrizione alla Gestione separata e all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Tutti gli oneri sono a carico dei committenti

l’INPS provvede:
– all’accreditamento alla Gestione Separata dei contributi previdenziali sulla posizione assicurativa del prestatore contestualmente all’erogazione del compenso nei confronti del prestatore medesimo;
– al trasferimento all’INAIL dei premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.


REGISTRAZIONE PREVENTIVA


I Prestatori e utilizzatori DOVRANNO REGISTRARSI PREVENTIVAMENTE ALL’EROGAZIONE DELLA PRESTAZIONE  sulla piattaforma informatica.
Al momento della registrazione gli utilizzatori dovranno scegliere se accedere al Libretto Famiglia o al Contratto per prestazioni occasionali.

Nel caso scelgano il Contratto di prestazione occasionale, sono previsti tre distinte opzioni:
– per le Pubbliche Amministrazioni;
– per le imprese agricole;
– per gli altri utilizzatori.

I prestatori di lavoro INDICANO  l’IBAN del conto corrente bancario/postale, libretto postale ovvero carta di credito, sul quale l’INPS provvederà, entro il giorno 15 del mese successivo a quello di svolgimento della prestazione, ad erogare il compenso pattuito.


NDR: Diventa sempre e tutto più complesso, vista la naturale propensione all’evasione e al lavoro nero. Riteniamo che più di inventare sempre nuove procedure per evitare evasioni, ci si debba chiedere come fare per “RENDERE CONVENIENTE” lavorare in ossequio alle norme piuttosto che lavorare a nero. 

E’ la convenienza del nero che continua a produrre sempre nuovi escamotage per eludere le norme. Quindi il nostro appello è creare le condizioni per rendere più conveniente essere a posto rispetto a lavorare in nero…. Esempio valido è la legge sulle ristrutturazioni… Un fatturato in continua ascesa, in quanto il proprietario recupera il 50% delle spese sulle fatture corrispondenti ai lavori reali, l’impresa fattura tutta la prestazione sicuro di essere pagato con bonifico bancario. La doppia convenienza crea chiaramente un circolo virtuoso che favorisce l’erario.

Direzione PD a porte chiuse… Renzi trema

0

Dopo le disastrose comunali scricchiola la sicurezza PD sul 40% dei consensi. Si è tenuta oggi la prima Direzione PD con Renzi … a porte chiuse e quindi niente diretta streaming…

A quanto pare tiene banco l’esito delle comunali e la valutazione della convenienza sulla legge elettorale.

Alleanze ? Dice il segretario “Non parliamone altrimenti i cittadini non vedono le riforme”….

Franceschini rincara: ‘Le coalizioni servono perchè da solo IL PD non vince, ma non diciamolo ai giornali e teniamone conto per la legge elettorale. La critica non è  tradimento dice uno dei leader del PD Franceschini.

Ma Renzi dall’alto della sua sedia: ‘Non passerò mesi a parlare di coalizione: sono più importanti la legge sullo ius soli e il veto nei Trattati europei sul fiscal compact’.

Nella sede nazionale DEL Pd in via del largo del Nazareno la prima direzione del Partito democratico in cui si sente aria di riduzione della forza politica, di ritorno sui propri passi, e Franceschini ha capito che bisogna fare così per non avere la prova disastrosa di un secondo referendum.

Alla direzione PD è presente anche Paolo Gentiloni, componente del consiglio direttivo del Partito.

Da quando si apprende dice Renzi: Lo ius soli è un principio di civiltà, “dobbiamo andare avanti” nel corso della direzione PD.

“L’Italia in questa fase fa intravedere una timida ripresa dell’economia  (bisogna sempre però far riferimento al PAESE REALE E NON SOLO ALL’ISTAT NDR)

In tema di scuola sia Renzi che Gentiloni, concordano sul fatto che sono stati  investiti 4,7 miliardi ma “se noi parliamo di alleanze i cittadini non se ne accorgono”, ritorna a dire in direzione Renzi.

Nella prossima legislatura dice ancora Renzi l’Italia dovrà meglio concordare con i partners europei molte faccende tra cui: valutazioni e procedure diverse sul deficit con il veto sul fiscal compact nei Trattati. Secondo Renzi in Europa abbiamo vinto una battaglia  sulla flessibilità perchè in Europa, dopo le europee, abbiamo messo un diktat”.

Due milioni di italiani sono andati a votare alle primarie PD. La base costitutiva del Pd non è l’accordo di qualche capocorrente ma il voto dei cittadini alle primarie. Sia chiaro, io rispondo a loro, non ai capi-corrente: così il segretario Renzi alla direzione Pd.

“Non sono interessato né alla mia né alla vostra carriera ma a portare il Pd in alto. Lo dico senza polemica e con tutto il rispetto: non mi interessa cosa farete voi nella prossima legislatura”.


Noi dal canto nostro non siamo interessati nè alla carriera di Renzi, nè alla carriera dei deputati del PD, e neanche del PD…. solo del Paese e dei giovani di questo Paese. Il resto non rileva …

Sappiamo tutti quale direzione prendere per portare in attivo il nostro Paese, un attivo non fatto solo di deficit e fiscal compact ma anche di benessere dei giovani che stanno perdendo il futuro.

In questo senso puntare dritto sulla riduzione della pressione fiscale e cuneo fiscale…. i soldi ? Li prendano dove li hanno conservati..

 

Spesometro semestrale spedito oltre i termini: emanata risoluzione 87 5 luglio 2017

0

Ulteriori chiarimenti arrivano dall’Agenzia delle Entrate per la trasmissione telematica dei dati delle fatture emesse e ricevute (ex. art. 1 co.3 Dlgs. 127/2015 Dl. 78/2010) c.d. spesometro.

Con la risoluzione 87/e del 5 luglio 2017 l’Ufficio chiarisce aspetti ulteriori rispetto alla norma, per dubbi su interpretazione e operatività.

Integrazione e rettifica della comunicazione

L’Ufficio comunica che è possibile  inviare di nuovo lo spesometro integrativo o rettificativo di un precedente già trasmesso, anche oltre il 15° giorno dal termine di adempimento.

Per la tardività si dovranno applicare le norme sul ravvedimento operoso ai sensi dell’art. 13 Dlgs 472/97.

Invio comunicazione per “competenza”

Lo spesometro relativo alle “fatture emesse” deve contenere le indicazioni  riferite alle fatture di competenza del periodo di imposta inviato

Lo spesometro del 1° semestre 2017 potrà contenere solo le fatture emesse dal 1° gennaio al 30 giugno 2017.
Per quanto riguarda le fatture ricevute la congruità dell’invio si dovrà riferire evidentemente alla data di registrazione della fattura del fornitore indipendentemente dalla sua data di emissione.

 

Altre situazioni particolari le potrete recuperare da questo link relativo alla RISOLUZIONE+N_88+DEL+05-07-2017.

MPS: taglio personale per utile nel 2021

0

Dietro la previsione di 500 nuove assunzioni l’MPS ha annunciato 750 uscite da turnover, 450 cessioni, e 4800 esodi.

I costi straordinari per tagliare il personale si aggirano intorno a 1.150 milioni di euro, 1,15 miliardi durante il piano di ristrutturazione.

Ma la secolare banca MPS prevede anche di fare 500 nuove assunzioni.

Il piano di ristrutturazione MPS prevede anche la chiusura di 600 sportelli.

Con questa operazione di taglio rigoroso, l’MPS prevede di raggiungere nel 2021 un utile netto maggiore di 1,2 miliardi di euro, con un Return On Equity pari al 10,7% a favore degli azionisti.
La sigla R.O.E. è utilizzata per indicare la redditività del capitale proprio (in inglese Return On Equity).

Verified by MonsterInsights