2 Aprile 2013 By GaMerola 0

Politica senza idee: amministratori incompetenti

Una Politica senza idee, amministratori incompetenti che non sanno come reagire alla crisi. In realtà non sanno cosa fare…

Era del tutto evidente che i nodi sarebbero venuti al pettine. In ITALIA la meritocrazia non esiste ? In nessun campo, tantovesmeno in quello politico.

Nepotismo esasperato anche in politica: non me ne voglia ENRICO LETTA nipote di GIANNI LETTA. E’ solo un esempio, fa parte di un altro schieramento ed è anche molto in gamba. Ma quanti sono parenti ed amici che ricoprono cariche in società importanti, enti pubblici magari inutili, Presidenti e Vice Presidenti che in realtà non sanno un tubo…

Frutto del voto di scambio e della politica clientelare, che nei tempi addietro creava  enti inutili, per ficcarci dentro i propri elettori.

I soldi: emettiamo titoli. Il debito pubblico cresce,,, ma non produce….

Secondo uno studio, se l’intero debito  pubblico di 2000 miliardi di euro che l’ITALIA vanta di dover pagare… fosse stato speso per investimenti, enti e persone capaci, il nostro PIL sarebbe almeno del doppio. Pensiamo alle CATTEDRALI NEL DESERTO. MILIARDI di vecchie lire spesi per simulare una costruzione, una scuola, la nuova Agenzia delle Entrate di Brescia (se non erro), grandi opere incompiute,,, non pensiamo che sono soldi buttati … perchè ancora li dobbiamo restituire…. Ma ai nostri politici LE CATTEDRALI SERVIVANO  per impiegare imprese che si erano date da fare durante le campagne elettorali… che poi si sarebbero dati da fare nella prossima ….. una bolla produttiva …. che non creava nulla di strutturale…. per farci capire investimento 100 ritorno zero.

I gruppi politici che oggi si stanno contentendo la poltrona di Premier, non tengono assolutamente “al bene dei propri concittadini,  soprattutto di quegli italiani che stanno vivendo momenti drammatici”. Quello che penso che vorrebbero fare qualcosa: ma sono senza idee, politici che si trovano ai vertici, non per meriti e competenze, che idee  vorrano avere ?

Già prima della legge PORCELLUM (di cui ringraziamo AISTAIN CALDEROLI per averla varata) le liste erano zeppe di super esperti di amministrazione della cosa pubblica – faccio per dire – poi con la LEGGE a liste bloccate, i segretari di PARTITO, hanno potuto far eleggere chi volevano, cambiando l’ordine in lista,,, quasi sempre gregari che non danno fastidio,,, non politici di rango… eletti direttamente dal popolo.

Ma torniamo ad oggi, rivangare il passato non porta mai da nessuna parte, crea solo problemi epatici.

Sono 8 milioni secondo un’indagine di Report quelli che vivono alle soglie della Povertà.

La nostra classe dirigente neo eletta, non percepisce/non riesce a percepire/o non capisce la gravità del disagio delle classi più deboli: gli anziani, i giovani, i nuovi disoccupati e gli esodati, ma i loro obiettivi sono legati esclusivamente ai propri interessi di poltrona.

La prova di questo è inconfutabile, e tutti voi potrete verificala QUANDO non riescono a mettere da parte le proprie divisioni politiche in una situazione estremamente drammatica: DISAGIO SOCIALE, RECESSIONE, UNA MIRIADE DI AZIENDE CHE CHIUDONO OGNI GIORNO, I MERCATI FINANZIARI IN FRIBILLAZIONE. Almeno così sembra, si perde tempo e denaro, ma sono bloccati: sicuramente intervenire non è facile.

Dopo più di un mese dalle elezioni ancora non abbiamo un Governo, e il Presidente della Repubblica, entrato in confusione per le istanze incomprensibili dei vari schieramenti parlamentari è dovuto ricorrere al Consiglio dei 10 saggi che dovranno cercare di dirimire gli ostacoli e far raggiungere un accordo tra le forze politiche al fine di riuscire a formare un Governo credibile e fattivo; (la cui mancanza tra l’altro sta facendo impennare lo spread BTP-BUND, che prelude ad un nuovo downgrade di Moody’s che arriverà forse oggi).

Solidarietà è una parola che chi ci rappresenta usa spesso e con grande disinvoltura, senza averne mai conosciuto il reale significato pratico:

“SIGNIFICA TOGLIERE QUALCOSA A SE STESSI PER DARLA A CHI NE HA PIU’ BISOGNO”.

Basterebbe immedesimarsi – solo per un momento – in coloro che hanno realmente il problema di non riuscire a fare la spesa, di non riuscire a pagare le bollette, di non poter far fronte alle spese essenziali per i propri figli e mantenere la propria dignità di capo famiglia, per poter stilare senza alcuna difficoltà UN PROGRAMMA DI POLITICA ECONOMICO valido.

Lo stallo politico  NON E’ DOVUTO ALLA MANCANZA DI CONVERGENZA SUI PROGRAMMI POLITICI UTILI ALLA GRANDE MASSA DI ITALIANI, MA ALL’UTILITA’ DEI SINGOLI SCHIERAMENTI E DEI SINGOLI ATTORI POLITICI PER IL MANTENIMENTO DEL POTERE   ACQUISITO : E CHI SE NE FREGA SE MILIONI DI ITALIANI ASPETTANO, BONTA’ LORO, DI AVERE DELLE RISPOSTE URGENTI SULLA LORO DRAMMATICA SITUAZIONI FINANZIARIA, “CHE ASPETTINO PURE” .

Le ultime consultazioni politiche – cui abbiamo assistito – scopo creazione di un nuovo Governo  sono state a dir poco nauesanti ed inconcludenti:

– Un BERSANI postrato ai piedi di un Movimento 5 Stelle, assolutamente con idee radicali, di distruzione e non di costruzione, che renderà ben conto  ai propri elettori.

– Un Movimento 5 stelle, nato dal nulla, a cui Bersani ha offerto su un piatto d’argento l’occasione di governare e dare risposte positive alle istanze dei suoi otto milioni di elettori, e che non ha accettato, per esclusivi e fanatici convincimenti  del suo leader. (Che il settimale Spegel ha definito l’uomo politico puó pericoloso d’EUROPA).

– Un PDL molto più equilibrato, che sta cercando di richiamare tutti alla responsabilità, come stiamo facendo noi, che non trova il consenso per la formazione di un governo di scopo e di larghe intese, in quanto si confondono i due aspetti del suo leader: quello personale e quello politico, (il primo del quale a noi  interessa poco).

Chi vi scrive è un commercialista non un politico, sono costretto, investito dalla responsabilità sociale quale semplice cittadino, a scrivere di politica anzichè di fisco.

Occorre una grande e pacifica mobilitazione, senza grida e urla di piazza.

Serve uno sciopero delle parti sociali. Io direi che tutti i commercialisti potrebbero fare molto !!! Non fare più invii telematici, nè dichiarativi nè di pagamenti, vediamo se li facciamo ragionare ???