5 Gennaio 2014 By GaMerola 0

Renzi dimostra che “il potere logora chi non ce l’ha”.

Renzi è la dimostrazione vivente che “il potere logora”.
In Italia c’è uno strano morbo, arrivista e kamikaze: “non appena qualcosa va  meglio (come lo spread di cui abbiamo scritto ieri) irrompe qualcun’altro come ad esempio Matteo Renzi, che rovina quell’orizzonte roseo appena accennato… “.

Alla faccia degli italiani distrutti dalle tasse e dallo spread! “.

Ironizza sul vice-ministro delle finanze “Stefano Fassina” (anche lui PD) il quale immediatamente SI DIMETTE! Lasciando Letta a dover fare lo stesso, per l’identica ragione, ossia di aver appoggiato Bersani, alle primarie del 2012.

Così Fassina dice delle sue dimissioni: “Le parole del segretario Matteo Renzi hanno confermato la valutazione politica che ho proposto in questi giorni; ossia che gli incaricati del Pd al governo devono essere in linea con il risultato del congresso”.

Quindi se Renzi fosse stato silente non si sarebbe dimesso!

Bene del PAESE davanti a tutto insomma … Certo RENZI ce l’ha a cuore, ma subito dopo la sua logorroica ambizione.

Continua a crucciarsi sulla legge elettorale, in un momento delicato dell’economia italiana che dovrebbe ripartire proprio per lo spread sotto i 200 punti!

Per la “salvezza” del Paese,  più che della sua ansiosa e presuntuosa voglia di premierato”, poteva benissimo postergare la rottura degli equilibri prima del governo e poi del Pd;  fosse solo per attendere qualche mese per far uscire il Paese e il governo dalla recessione .

Intanto il rimpasto è d’obbligo, e questo non fa bene a spread e mercati, che vedranno di nuovo “realmente attuale” la nostra instabilità politica; a partire da Napolitano, Berlusconi, e il PD che si avviluppa al suo interno ad una resa dei conti pubblica.

I tre milioni di iscritti al Partito democratico (che hanno voluto per il 60% “renzi” SEGRETARIO) non rappresentano certamente 60 milioni di italiani, nella consapevolezza che non sarà per forza il PD a traghettare l’Italia fuori dalla “crisi”.

E’ molto  negativo, che abbiamo perso Fassina: coordinatore del DEF; della legge di stabilità; di bilancio e questioni in materia di debito pubblico, di politiche in materia di spesa sociale e previdenziale, delle attività del Cipe, dello studio per gli interventi in materia di ricerca, innovazione, sostegno alle imprese e realizzazione di infrastrutture e delle questioni relative alla Cassa Depositi e Prestiti e allo sviluppo equo e sostenibile.

Insomma si riparte come ogni mattina a tessere  la tela di Penelope: di giorno Letta e Napolitano cuciono (per cercare di salvare il salvabile) e di notte il berlusconi di turno “Renzi” la disfa aspettando che sia lui il “de gasperi del 2000″… A completarla.

Mentre migliaia di imprese aspettano, che domani, 6 gennaio 2014, sia subito migliore di oggi per poter continuare a vivere.

Bravo Renzi, non sarai certamente uno “statista”,  ma sicuramente un piccolo politico.

G. A. Merola