Sono considerati proventi da evasione fiscale i prelevamenti dei soci dal conto aziendale ingiustificati.

Molto probabile l’accertamento per evasione fiscale e contestazione di ricavi in nero, quando i prelevamenti dei soci dai conti societari, non si riferiscono a distribuzione di dividendi o pagamento di prestazioni dirette del socio eseguite a favore della società.

La sezione accertamento dell’Agenzia delle Entrate, è legittimata alla rettifica per evasione fiscale in capo alla società  sulla base di varie sentenze della Corte di Cassazione, che hanno confermato la tesi dell’evasione fiscale e dei ricavi in nero in presenza di prelevamenti dei soci che non hanno trovato diversa giustificazione.

Fonte: art. 32 DPR 633/72.

In effetti la logica della sentenza è molto chiara. Se dal conto intestato alla società, si effettuano  prelevamenti dei soci senza giustificazioni come ad esempio il pagamenti di dividendi, rimborsi o altre attività documentate, la presunzione di evasione fiscale in capo alla società trova facile accoglimento di fronte ai Giudici, in quanto gli stessi prelevamenti dei soci, sicuramente potranno ricondurre a versamenti effettuati dalla società per ricavi non dichiarati e quindi per evasione fiscale, non trovando per i prelevamenti dei soci non giustificati una plausibile condotta conforme alla norma.

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