Home Blog Page 230

Rottamazione Liti Pendenti allargata ai ricorsi notificati fino al 24 aprile 2017

0

La  rottamazione delle liti pendenti dl. 50/2017 è stata estesa ai ricorsi notificati sino al 24 aprile 2017 e non solo a quelli in essere al 31-12-2016.

Nel tentativo spasmodico di far cassa l’amministrazione le prova veramente tutte.

Come sappiano l’art. 11 del D.L. 50/2017 (cd. Manovra correttiva) ha introdotto la definizione (rottamazione) agevolata delle liti fiscali in corso, al fine di chiudere le cause tributarie in cui è parte l’Agenzia delle Entrate, MA TRATTASI DI PAGARE IN OGNI CASO L’INTERA IMPOSTA PRETESA, E ROTTAMARE LE SANZIONI (per il contribuente che ritiene di essere nel giusto non intravediamo convenienze latenti).

La domanda di rottamazione delle liti pendenti può essere presentata alla Commissione tributaria adita dal soggetto che ha promosso il ricorso o da colui che vi è subentrato o che ne abbia la legittimazione  per i seguenti casi:

  • liti attribuite alla giurisdizione contenziosa tributaria in cui è parte l’Agenzia delle Entrate,
  • liti pendenti in ogni grado compreso quelle che sono in corso di definzione in Cassazione ed anche “per rinvio”,
  • liti definite con il pagamento di tutti gli importi richiesti dall’atto impugnato che hanno formato oggetto di contestazione in primo grado e degli interessi da ritardata iscrizione a ruolo, calcolati fino al 60° giorno successivo alla notifica dell’atto, esclusi gli interessi di mora e le sanzioni collegate al tributo.

L’istituto della definizione agevolata delle liti pendenti o rottamazione liti pendenti, in ogni caso, previa verifica della convenienza all’adesione, in sede di conversione nella legge 96/2017 del D.L. 50/2017, pubblicata sul Supplemento ordinario n. 31/L alla Gazzetta Ufficiale n. 144/2017, HA trovato l’allungamento del termine per aderire che da adesso sarà possibile anche per i ricorsi notificati fino al 24 aprile 2017 (data di entrata in vigore del dl. 50/2017).

Prima di tale novità la rottamazione delle liti pendenti in cui era controparte l’Agenzia delle Entrate era possibile SOLO QUANDO LA COSTITUZIONE IN GIUDIZIO E NON LA NOTIFICA DEL RICORSO era avvenuta entro il 31-12-2016.

Il resto NON CAMBIA , per poter accedere alla rottamazione (qualora convenga) dovrà essere presentata  entro il 30 settembre 2017 – una specifica domanda (una per ciascuna procedura oggetto di definizione agevolata) esente da bollo, su modello che sarà approvato con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, ed effettuare un separato versamento mediante modello F24, utilizzando gli appositi codici tributo.

Per ciascuna controversia in rottamazione, se superiore o uguale a 2000 euro  può essere effettuato il pagamento degli importi dovuti, purché non inferiori a duemila euro, in un massimo di 3 rate, alle seguenti date::

  • entro il 30 settembre 2017, la prima rata pari al 40% del totale delle somme dovute – imposte originarie – (o l’intero importo se minore di 2mila euro);
  • entro il 30 novembre 2017, la seconda rata pari ad altro 40% del totale delle somme dovute;
  • entro il 30 giugno 2018, la terza rata pari al residuo 20% del totale delle somme dovute.

Dalle somme infine potrà essere scomputato quanto pagato per importi iscritti a ruolo in pendenza di giudizio, nonché quelli dovuti per la definizione agevolata delle cartelle. In ogni caso, la definizione non dà luogo alla restituzione delle somme già versate, ancorché eccedenti quanto dovuto per la definizione stessa.

Ancora il perfezionamento della rottamazione agevolata delle liti pendenti si realizza con l’effettivo pagamento delle somme dovute, o se non dovute con la esclusiva presentazione della istanza di rottamazione nel termine del 30 settembre.

Giuseppe Merola

Banche venete salvate con decreto …

0

Arriva IL DECRETO del CdM, CHE salva dal fallimento Veneto Banca e Popolare Vicenza. L’acquisizione della sola parte sana è avvenuta da parte di Banca Intesa. La Bad Bank ossia i debiti delle due banche sono stati accollati dallo Stato per 17 miliardi. Ha detto Padoan che questa era l’unica soluzione per mettere in sicurezza dipendenti e risparmiatori, ma non possiamo fare a meno di opinare, che tali salvataggi, come quello già avvenuto di MPS, sono pericolosi in quanto potrebbero essere dei precedenti da seguire. “Un intervento a favore di correntisti e risparmiatori” e “delle economie del territorio, a carico della collettività. E’ stato giusto farlo,,, si spera non diventi un facile colpo di spugna per altri asset in difficoltà come ad esempio Alitalia.

Non è il governo che salva le Banche, sono i cittadini che mettono mano al portafogli …

Fmi: PIL Italia in rialzo nel 2017 a + 1,3.

0

L’FMI nella conclusione delle valutazioni dell’andamento dell’economia italiana, prevede una crescita del PIL MAGGIORE RISPETTO ALLE PREVISIONI: 1,3% per il 2017.

La moderata politica espansiva di bilancio, unita a una politica monetaria convogliante e ai prezzi bassi soprattutto delle materie prime hanno fatto rivedere in rialzo le stime di crescita del PIL.

in PARTICOLARE allo stato dell’arte, si parla dell’1,3% di incremento nel 2017 e 1% nel 2018-2020.

La correzione è stata elaborata dall’ FMI a conclusione della sua missione in Italia, rispetto alle previsioni dello scorso aprile, quando nel “World Economic Outlook” si stimava un incremento del +0,8% nel 2017.

Ovviamente non sono numeri assolutamente molto entusiasmanti … ma sicuramente meglio della deflazione.

Ci ripetiamo ma il nostro peso al piede resta una pressione fiscale altissima e sbilanciata.

Due aspetti che uniti alla complessità del sistema fiscale, non lasciano speranze per molti giovani e molte imprese in ottica futura.

Turismo Italia: boom di proposte FactorYmpresa Turismo

0

Boom di richieste di imprese e startup per partecipare all’evento Accelerathon del 20 e 21 giugno 2017 in programma a Ocre (L’Aquila). Come riportato da Invitalia, sono oltre 140 le proposte imprenditoriali presentate sul portale FactorYmpresa Turismo per partecipare alla kermesse. Si tratta di progetti di startup o di aggregazioni di imprese sul tema “Borghi e Cammini”: le business idea imprenditoriali che parteciperanno duelleranno con l’obiettivo di valorizzare in maniera innovativa i luoghi ricchi di fascino, borghi da scoprire, offrire un turismo slow e sostenibile, oltre a proporre nuove esperienze e mete ai viaggiatori. Le proposte provengono da tutta Italia, in particolare da Abruzzo, Lazio, Puglia, Toscana, Campania ed Emilia Romagna. La partecipazione per “Borghi e Cammini” è scaduta il 5 giugno 2017, si attendono le graduatorie degli aspiranti partecipanti all’Accelerathon previsto in data 20-21 giugno 2017.

In Italia sono molti i borghi ricchi di fascino, di storia e di tradizioni ancora da scoprire: il patrimonio storico e i beni culturali, le risorse ambientali e naturali, la tradizione enogastronomica e la cultura popolare sono tutti elementi su cui costruire nuove mete turistiche per un turista curioso e consapevole. L’iniziativa si inserisce in una strategia di sviluppo dell’offerta turistica che punta sulla scoperta di un nuovo modo di fare turismo, un turismo lento, sostenibile, vicino alle comunità locali. Nella vision fissata dal Piano Strategico di sviluppo del Turismo 2017-20221, adottato dal Consiglio dei Ministri il 17 febbraio 2017, l’Italia è destinata a riaffermare la leadership nel mercato turistico, rilanciando la bellezza del suo patrimonio e dei suoi territori quale fattore unico e distintivo di competitività e attrazione. Obiettivo e finalità della competizione è stimolare nuove idee imprenditoriali e aggregazioni di imprese capaci di valorizzare il territorio in maniera creativa, di proporre al turista nuovi modi di conoscere il patrimonio materiale e immateriale legato ai borghi nascosti e da scoprire.

Click Day 2017: cliccatori … la data si avvicina! Pronti a cliccare?

0

Anche quest’anno, giunto alla VII Edizione, si svolgerà il Click Day, il famoso progetto organizzato da ATS – CONSULENTI ASSOCIATI, che raccoglie cliccatori da tutta Italia per inoltrare all’INAIL le domande di tutte quelle imprese che vogliono ottenere contributi a fondo perduto volti a migliorare la sicurezza e il livello di salute sui propri luoghi di lavoro. Si tratta di un’importante occasione per inviare la domanda sul sito dell’INAIL e, se il click sarà tra i più veloci, un’impresa otterrà i contributi necessari per migliorare la salute e la sicurezza del luogo di lavoro.

Chi sono i cliccatori che parteciperanno al Click day? Non sono richiesti curricula o competenze straordinarie ma, solo, una buona dose di velocità a cliccare per inviare il codice alfanumerico associato al Progetto. I cliccatori sono tutte quelle persone che hanno tempo e voglia di partecipare al progetto Click Day: si tratta di uomini e donne, che vogliono poter dedicare mezz’ora del proprio tempo il giorno del Click Day per fare il click. È semplicissimo basta seguire le istruzioni che ATS-Consulenti Associati ti invierà tramite email.

Ti ricordiamo che se vuoi diventare cliccatore, affrettati perché l’Inail comunicherà la data e l’orario esatto del click day a partire da oggi 12 giugno 2017. Una volta connessi al sito web dell’Inail, dovrai incollare un codice alfanumerico fornito preventivamente, all’interno di una finestra dedicata e cliccare il pulsante “invia” nel più breve tempo possibile (3-4 secondi). Mi raccomando clicca fast! Se sarai veloce otterrai un compenso di natura economica! CLICCA FAST FAST FAST!

Termoregolazione edifici: il 30 giugno scade il termine per installare le valvole termostatiche

0

Come pubblicato sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico, il giorno 30 giugno 2017 scade il termine ultimo per installare i sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del calore negli edifici, come sancito dal decreto legge 244/2016. La cogenza nel procedere all’installazione dei sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore negli edifici è stato introdotto dalla direttiva europea sull’efficienza energetica 2012/27/UE, recepita dal decreto legislativo 102/2014. Lo stesso dettato normativo impone che, nei condomini di nuova costruzione, così come per gli edifici costruiti prima del 18.07.1991, richiede necessariamente che gli edifici vengano sottoposti ad interventi che consentano la termoregolazione e contabilizzazione per singole unità immobiliari.

La realizzazione di questi impianti, pur richiedendo l’azione di tecnici specializzati, non necessitano di interventi di opere murarie e neppure la sostituzione della caldaia esistente. Con tali impianti di contabilizzazione del calore, è possibile garantire l’autonomia di funzionamento conservando i vantaggi del riscaldamento centralizzato. Su tutti i termosifoni presenti nella propria abitazione, i tecnici specializzati interverranno per installare una valvola termostatica, che permette al cittadino di impostare la temperatura ambiente desiderata e un contatore elettronico che consente di rilevare i consumi di ciascun termosifone. La sommatoria dei valori rilevati dai contatori elettronici permette di sancire la quantità di calore consumata da ogni appartamento.

Contratto affitto stagionale

0

Utilissimo modello di contratto stagionale pronto all’uso, precompilato – non facsimile vuoto ma modello estratto da vero contratto scritto in studio per proprietari che durante la stagione estiva concedono in locazione stagionale inferiore a 30 giorni il proprio immobile.

già CONTIENE le obbligatorie indicazioni per effettuare presso il Comune la comunicazione dei dati dell’affittuario.

Professionale e facile da completare

Bari: la Battaglia del grano, Coldiretti protesta contro la nave del grano

0

Protesta della Coldiretti per l’arrivo della nave da Vancouver (Canada) nel porto di Bari: la nave approdata ha importato 50 mila tonnellate di grano. E’ questa la ragione della Battaglia del grano, scoppiata in Puglia venerdì scorso. Un migliaio di agricoltori, coordinati dalla Coldiretti, è sceso in piazza per protestare: il problema sarebbe il prezzo che nel biennio 2016-2017 ha toccato i livelli più bassi dal 2009-2010 (20,5 euro di media per quintale di grano fino ai 18,7 euro di maggio).

Il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele ha spiegato che «Un pacco di pasta su tre contiene prodotto straniero senza che si sappia. Il “grano giramondo” ha contribuito a far crollare del 48% i prezzi in Italia con perdite di 145 milioni di euro per gli agricoltori pugliesi, senza alcun beneficio per i consumatori, perché dal grano alla pasta i prezzi aumentano di circa il 500% e dal grano al pane addirittura del 1.400%. In Canada, poi, sono usate 99 sostanze attive vietate nella Ue».

Tuttavia, dall’altro lato, gli industriali ritengono che le importazioni di grano siano indispensabili per ovviare al deficit quantitativo del raccolto nazionale rispetto al fabbisogno dell’industria. Margherita Mastromauro, Presidente della sezione agroalimentare di Confindustria Bari-Bat e titolare del pastificio Riscossa è intervenuta replicando che “sulla sicurezza alimentare nessun problema, perché quando il grano viene importato si applicano le norme italiane ed europee per i residui di fitofarmaci e i controlli non mancano”.

Insomma, si tratta di una vera e propria “guerra” del grano le cui origini sono legate al profitto: si rischia di lasciare segni profondi sui consumatori e sul quadro generale dell’agricoltura Made in Italy. Intanto, il Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e il Ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda hanno avviato la procedura formale di notifica all’Unione europea dei decreti per l’introduzione in Italia dell’obbligo di indicazione della materia prima per la pasta.

Fisco: Infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione – Profili catastali

0

Con Circolare pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate n. 18/E avente ad oggetto la disciplina delle Infrastrutture di reti pubbliche, come sancito e previsto dall’articolo 2 del decreto legislativo n. 33 del 2016, che ha apportato revisioni all’art. 86, comma 3, del Codice delle comunicazioni elettroniche (nel seguito CCE), è stato introdotto il seguente periodo: “Gli elementi di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità e le altre infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione, di cui agli articoli 87 e 88, nonché le opere di infrastrutturazione per la realizzazione delle reti di comunicazione elettronica ad alta velocità in fibra ottica in grado di fornire servizi di accesso a banda ultralarga, effettuate anche all’interno di edifici, da chiunque posseduti, non costituiscono unità immobiliari ai sensi dell’articolo 2 del decreto del Ministro delle finanze 2 gennaio 1998, n. 28, e non rilevano ai fini della determinazione della rendita catastale.”.

La nuova previsione normativa, sebbene preveda l’esclusione delle infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione dal novero delle “unità immobiliari” e dal computo della rendita catastale, non vieta peraltro che tali beni possano comunque formare oggetto di iscrizione in catasto, ancorché senza attribuzione di rendita catastale, in quanto il Catasto assume una funzione di natura fiscale, ma pure di natura civilistica (identificazione dei beni immobili per il trasferimento o la costituzione di diritti reali) ed inventariale. Si prevede, dunque, la possibilità di iscrizione in catasto, ai soli fini della loro identificazione, di una serie di beni immobili che non sono considerati suscettibili di produrre un reddito proprio e sono pertanto censiti senza attribuzione di rendita catastale.  E’ necessario integrare il quadro con una nuova categoria catastale, denominata F/7 – Infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione – nella quale tali infrastrutture possono essere censite, senza attribuzione di rendita catastale, con descrizione dei caratteri specifici e della destinazione d’uso.

INPS: siglata Convenzione tra Istituto di Previdenza e l’Ente Bilaterale Nazionale MPMI “EBINFORMA”

0

Il 24 aprile 2017 è stata sottoscritta la Convenzione tra l’INPS e l’Ente Bilaterale Nazionale MPMI “EBINFORMA” per la riscossione dei contributi destinati al finanziamento dell’Ente Bilaterale del Contratto Collettivo Nazione dei Lavoratori (CCNL) per i dipendenti del settore terziario, commercio, distribuzione e servizi. La Convenzione fornisce ai datori di lavoro le istruzioni per il versamento del contributo tramite il modello F24 e indica la modalità di compilazione del flusso UNIEMENS.

Con risoluzione n. 61/E del 2017, il Fisco ha istituito la causale contributo EBFO per la riscossione, tramite modello F24, dei contributi da destinare al finanziamento dell’Ente Bilaterale Nazionale MPMI “EBINFORMA”. Il servizio di riscossione dei contributi per il finanziamento dell’Ente Bilaterale è stato affidato all’Istituto di Previdenza con la convenzione siglata il 24 aprile 2017.

Si ricorda a tale proposito che il modello F24 deve essere utilizzato da tutti i contribuenti, titolari e non titolari di partita IVA, per il versamento di tributi, contributi e premi, che deve avvenire annualmente. Si tratta di un modello “unificato” in quanto consente al soggetto contribuente di effettuare con un’unica operazione il pagamento delle somme dovute, compensando il versamento con eventuali crediti. Per consentire il versamento dei contributi a favore dell’Ente Bilaterale Nazionale MPMI “EBINFORMA” mediante modello F24, la risoluzione n. 61/E ha istituito la causale contributo:

EBFO – EBINFORMA – Ente Bilaterale Nazionale MPMI.

I soggetti tenuti al versamento dell’F24 sono le seguenti categorie di lavoratori:

artigiani e i commercianti;

committenti e gli associanti;

lavoratori agricoli autonomi;

datori di lavoro dei lavoratori agricoli dipendenti;

lavoratori domestici;

pescatori autonomi;

professionisti senza cassa.

Questi devono rispettare determinati termini, condizioni e requisiti diversi.

 

Verified by MonsterInsights