Le banche delle Marche, Ferrara, Chieti, Etruria e Lazio da domani saranno al centro di una piccola ma efficace rivoluzione

Cambio per quattro. La Banca delle Marche, la Cassa di risparmio di Chieti, la Banca popolare dell’Etruria e del Lazio e la Cassa di Risparmio di Ferrara saranno presto sostituite da nuove banche che cercheranno di rialzarle dalla crisi finanziaria in cui sono piombate.

Il decreto legge in questione è stato approvato dal Consiglio dei ministri e sarà pubblicato domani sulla Gazzetta Ufficiale. Deriva dai decreti legislativi 180 e 181 datati 16 novembre 2015 e dalla delibera della Banca d’Italia del 21 novembre 2015. Pier Carlo Padoan, Ministro dell’Economia, ha recentemente dichiarato che il nuovo decreto sarà in grado di stabilire in quale modo sarà possibile costituire il Fondo di risoluzione nazionale attraverso il contributo dei vari sistemi bancari, e questo sarà il primo passo per i nuovi organismi.

L’operazione è molto delicata, e il suo costo sarà completamente a carico del sistema bancario che potrà recuperare tutti i soldi spesi solamente a fine operazione di salvataggio, mediante il recupero dei crediti inesigibili o grazie all’acquisto di varie attività tramite terzi.

Il comunicato emanato da Palazzo Chigi esclude forme di finanziamento pubblico contro il default delle banche suddette. Il nuovo regolamento che è stato introdotto dal decreto legislativo, non propone nessun tipo di ricorso al bail-in per ogni tipo di operazione che riguarda il salvataggio delle banche protagoniste di questo lavoro complesso. Nessuna cifra è stata resa nota sul fondo della risoluzione, ma delle fonti molte vicine a questa operazione hanno parlato di un’immediata e veloce soluzione che potrà garantire maggiori volumi di credito sul territorio dove la Banca delle Marche, la Cassa di risparmio di Chieti, la Banca popolare dell’Etruria e del Lazio e la Cassa di Risparmio di Ferrara operano da sempre.

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