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Acconto IVA 2013: utilizzare il calcolo analitico al 20 dicembre, aumenti in vista.

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Il 27 dicembre 2013 è in scadenza il pagamento dell’acconto IVA 2013: occorre affrettarsi per utilizzare il calcolo analitico dal 1° ottobre o dicembre 2013 al 20 dicembre. Si vocifera aumento dell’acconto storico dell’88%.

Sembra proprio che l’esecutivo voglia ridurre sul lastrico le imprese italiane, se è vero che si aumenta anche l’acconto IVA 2013.

Quindi chi vuole evitare “sorprese” si affretti a chiudere la contabilità al 20 dicembre 2013 e pagare con il metodo analitico per sostenere l’effettivo debito IVA e non quello presunto dal metodo storico dell’88% del dovuto 2012.

Si ricorda che sono obbligati al versamento dell’acconto IVA 2013:

  • I contribuenti mensili che effettuano la liquidazione IVA entro il 16 del mese successivo a quello di competenza;
  • I contribuenti trimestrali che effettuano la liquidazione IVA entro il 16 del secondo mese successivo al trimestre di competenza. 
Il calcolo dell’importo da versare in acconto IVA 2013 può essere calcolato mediante tre diverse metodi:
1) Metodo storico. Con il metodo storico si  versa l’88% dell’IVA risultante a DEBITO liquidata nel mese di dicembre 2012 (per i contribuenti mensili) e dell’IVA risultante a DEBITO liquidata nel quarto trimestre 2012 (per i contribuenti trimestrali); salvo aumenti come si vocifera nell’approvazione della legge di stabilità  in corso di approvazione.
2) Metodo analitico. 
La determinazione dell’acconto IVA 2013 con il metodo analatico si basa sulle contabilizzazione delle operazioni realmente effettuate dal 1° dicembre al 20 dicembre 2013, per i mensili e dal 1° ottobre al 20 dicembre per i contribuenti trimestrali.
L’art. 6 comma 3-bis Legge 405/1990 prevede con l’utilizzo del metodo analatico il versamento totale della differenza tra IVA a debito e IVA a credito in relazione ai periodi suindicati.
L’importo da versare si determina in base all ‘IVA netta a debito per i periodi suddetti
NON SI E’ OBBLIGATI AL VERSAMENTO DELL’ACCONTO IVA 2013 se dal calcolo analitico scaturisce un credito anche se con il metodo storico l’acconto IVA era dovuto.
3) Metodo previsionale. 
E’ una determinazione previsionale e quindi sicuramente imprecisa: essa si  basa su valutazione presuntive dell’IVA a debito dell’ultimo mese dell’anno 2013 per i contribuenti mensili e del 4° trimestre 2013 per i contribuenti trimestrali.
Occorre però fare attenzione  in  quanto  se l’anno prossimo dalla dichiarazione IVA 2013 scaturisce un debito, e l’importo in acconto IVA 2013 con metodo storico sarà superiore a quanto realmente pagato si incorre nella sanzione per il ritardato versamento.
Cambi di regime di liquidazione durante il 2013:
  •  Nel passaggio da mensile a trimestrale si applica il metodo storico previsto nella misura dell’ 88% dell’IVA A DEBITO degli ultimi 3 mesi del 2012.
  • Nel passaggio da trimestrale a mensile: si applica il metodo storico previsto nella misura dell’88% dell’IVA A DEBITO dell’ultimo trimestre 2012 diviso per 3.

 Il contribuente è obbligato al pagamento dell’acconto IVA 2013 se la somma da corrispondere sia uguale o superiore ad euro 103,29.

Per il pagamento bisogna utilizzare il modello F24 sezione erario con codice tributo 6013 per i contribuenti mensili; 6035 per i contribuenti con liquidazione trimestrale.

Non sono tenuti al versamento dell’acconto IVA 2013:
  • I contribuenti che hanno cessato l’attività nel corso dell’anno 2013 e non hanno effettuato operazioni nei periodi sopra detti;
  • I contribuenti mensilizzati o trimestrali che nel 2012 risultavano a credito IVA;
  • I contribuenti in regime speciale agricolo (art. 34 DPR 633/72);
  • I contribuenti che esercitano attività di intrattenimento e spettacolo (ex art. 74 c 6 del DPR 633/72);
  • I contribuenti che nel corso dell’anno hanno effettuato solo operazioni esenti e/o non imponibili AI FINI IVA.
  • I contribuenti il cui acconto da versare non sia superiore ad euro 103,29.

Articolo a cura di G.A.Merola – tax consulting.

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