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Decreto sviluppo: Estesi i limiti per la contabilità semplificata. DL 70/2011.

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Le semplificazioni fiscali e contabili previste dall’art.7 del Dl sviluppo n. 70/2011 si rivolgono alle PMI al fine di ridurre gli adempimenti a cui sono obbligate.

Coloro che adottano  “il regime di contabilità semplificata” potranno godere di un innalzamento della soglia dei ricavi massimi per permanere o rientrare nel regime suddetto.

I nuovi limiti (ai sensi dell’art. 18 dpr 600/73 così come modificato) per utlizzare il regime di contabilità semplificata sono:

  • 400.000 euro DI RICAVI rispetto ai precedenti 309.874,14 per le imprese che forniscono servizi;
  • 700.000 euro DI RICAVI rispetto ai precedenti 516.456,90 per tutte le altre imprese che effettuano cessione di beni ed ogni altre attività diversa dai servizi.

Credito d’imposta per Progetti di Ricerca Universitari o promossi da Enti Pubblici.

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Provvedimento Agenzia Entrate del 09 settembre 2011.


Viene previsto un credito d’imposta a favore delle Imprese Finanziatrici per i progetti di Ricerca Universitari o promossi da Enti pubblici.

12 settembre ore 11 FTSE-MIB – 3,50: Causa notizie sulla Grecia verso una bancarotta controllata.

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Cresce l’idea di una bancarotta controllata da parte della Grecia e le Borse partono in forte calo con Milano che alle 11.00 segnava – 3,50.

Il ministro dell’Economia tedesco Rosler non esclude la possibilitá di chiedere il fallimento della Grecia per salvare la moneta unica ed ha spiegato che non ci devono essere idee proibite per salvare l’Euro.

L’opzione più pessimistica sarebbe la cosidetta insolvenza controllata.

Intanto il Ministro dell’Economia greco Venizelos ha detto che per coprire le risorse mancanti al fine di rispettare i patti per il salvataggio occorrono 2 miliardi di euro, che probabilmente ha intenzione di recuperare tassando i patrimoni.

Pensioni donne: il maxi-emendamento farà arrivare gradualmente l’età pensionabile a 65 anni a partire dal 2014.

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Decorre dal 2014, invece che dal 2016, l’allineamento al pubblico dell’eta pensionabile delle donne che lavorano nel settore privato. Un iter graduale e annuale che porterá il requisito minimo a 65 anni per il 2026.
Regole nuove per i dipendenti pubblici che ineriscono al calcolo della pensione, del TFR finale e per i trasferimenti. Previste per il settore scuola le finestre mobili.

Maxi-emendamento alla manovra: Si riduce a 2.500 euro il limite di utilizzo dei contanti. Prevista una imposta di bollo del 2% sui trasferimenti di denaro all’estero.

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Il maxi-emendamento alla manovra riduce a 2.500 euro il limite massimo per l’utilizzo del contante e dei titoli al portatore. Quindi coloro che sono in possesso ad esempio di “libretti di risparmio al portatore” (ossia non nominativi) postali o bancari dovranno fare attenzione a che il deposito non sia superiore alla nuova soglia suddetta di 2500 euro.

Ancora ci sarà la registrazione ed eventuale segnalazione delle operazioni eseguite in contanti superiori a 2.500 euro ad esempio per i versamenti o prelevamenti bancari.

Prevista una imposta di bollo del 2% sul valore dei trasferimenti di danaro all’estero (minimo 3 euro).

Comuni: Maxiemendamento al D.L. 98/2011 manovra-bis.

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Compartecipazione dei comuni agli accertamenti.
 Per il triennio 2012-2014 i Comuni che parteciperanno alle attività di controllo e accertamento sull’evasione di tributi erariali percipiranno le intere e maggiori entrate scaturite dalla loro partecipazione agli accertamenti passando quindi dal 50% al 100% della quota di compartecipazione.

Stralcio della soppressione dei comuni sotto i mille abitanti, riduzione consiglieri.

Il maxi-emendamento modifica l’articolo 16 della manovra escludendo la soppressione dei Comuni con popolazione inferiore a 1000 abitanti. I comuni con meno di 1000 abitanti saranno tenuti, però, a gestire le funzioni amministrative e i servizi pubblici in forma associata con altri comuni.

E’ stato previsto che dal primo rinnovo di ogni consiglio comunale successivamente all’entrata in vigore della manovra correttiva:

  •  I comuni che hanno popolazione fino a mille abitanti potranno avere un consiglio comunale composto dal sindaco e 6 consiglieri.
  • Per i comuni tra 1000 e 3000 abitanti 6 consiglieri + 2 assessori.
  • Per i comuni tra i 3000 e 5000 abitanti il consiglio comunale dovrà essere composto dal sindaco, 7 consiglieri, e 3 assessori. 
  • Per i comuni tra 5000 e 10000 abitanti, il consiglio comunale dovrà essere composto dal sindaco, 10 consiglieri e 4 assessori.

Bonus bebè: il maxi-emendamento prevede la restituzione indolore del contributo indebito.

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Bonus bebè.

I genitori a cui è stato erogato il bonus bebè senza averne diritto, avranno tre mesi di tempo per la restituzione delle somme ricevute, senza aggravio di alcuna sanzione. Sono circa 8.000 le famiglie, secondo i dati del Ministero dell’Economia, che indebitamente hanno auto-certificato in maniera errata il proprio reddito, ottenendo la somma di 1.000 euro per la nascita di un figlio. Gli eventuali procedimenti amministrativi e penali già in corso saranno sospesi fino alla decorrenza dei 90 giorni dall’entrate in vigore della norma, ed estinti qualora gli interessati restituiscano le somme indebitamente ricevute.

Crisi: si dimette STARK, il rappresentante tedesco alla BCE, la Germania cerca di affossarci?

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Secondo noi ormai la Merkel le sta provando tutte per affossare l’Italia. Dopo alcuni giorni di respiro, dovuti al varo imminente della manovra che è sembrata piacere ai mercati con le ultime modifiche, oggi la Cancelliera se ne è inventata un’altra: Stark, rappresentante tedesco alla BCE si è dimesso “per problemi personali ……”; ma la verità è che il banchiere tedesco era contrario all’ acquisto dei titoli italiani e spagnoli da parte della Banca Centrale Europea.

Quindi dopo il comunicato dato da tutte le Agenzie di stampa “subito giù le Borse”,  con Milano che ha perso il 4,93 per cento e lo spread Bund-Btp è riesploso sopra i 360 punti.
E’ pacifico a questo punto pensare che Francia e Germania abbiano mal gradito la manovra finanziaria italiana, a differenza degli investitori, in quanto non contiene le liberazzazioni delle nostre grandi aziende, su cui vorrebbero mettere le mani (vedi Eni, Enel ecc.), oltre al nostro patrimonio. Ciò lo dimostra il fatto che nel momento in cui la situazione stava rimettendosi al meglio, detto tra parentesi, arriva la doccia fredda: Un Paese amico avrebbe fatto di tutto per impedire le dimissioni di Stark in un momento così delicato, ma probabilmente così non è. Molti analisti hanno parlato del disappunto tedesco nell’acquisto di titoli italiani e spagnoli quando alla Germania occorreva il salvataggio della Grecia (visto che di quest’ultima hanno tanti titoli in pancia) ma se l’Italia si rimetteva in carreggiata la Bce avrebbe pensato solo alla Grecia… Il discorso non fila
E’ chiaro che potrebbero essere tutte congetture ma non si sa dietro le quinte quale sia il vero disegno di Francia e Germania, a proposito del futuro dell’Euro…

Sicuramente vero è che le dimissioni di di Stark dalla Bce hanno portato a mille le incertezze sulle future azioni della BCE a proposito della crisi dei debiti sovrani.

Oltretutto proprio nel giorno in cui Goldman Sachs ha previsto che molte banche europee, 38 per la precisione,  potrebbero essere costrette ad una ulteriore raccolta di capitali valutata tra i 30 e i 92 miliardi di euro altrimenti dovranno procedere alla svalutazione dei titoli di Stato di Paesi come Italia, Grecia e Spagna che le stesse banche hanno in portafoglio.

Insomma, crisi dei mercati e crisi italiana…. è vero che ci sono gli speculatori e che gli investitori vogliono vedere chiaro nei nostri conti pubblici, ma sicuramente sarebbero felici se l’Italia riprendesse le redini di questa crisi finanziaria, si tratta dei loro soldi…

Quello che non quadra però è il comportamento degli altri Paesi UE.

D’altronde la Merkel, con una uscita infausta di qualche giorno fa  (di cui si sarà sicuramente pentita) alla festa del suo Partito, forse ha detto una sua mezza verità, paragondo l’Italia alla Grecia …… e su questo bisogna meditare ed intervenire con fermezza per decidere tutti sul futuro della moneta unica.

Intanto Napolitano da Palermo esorta a lavorare per la “crescita”, un problema stringente e drammatico. Siamo tutti con lui.

Finanziamenti per gli studi universitari. Un fondo garantirà agli studenti l’accesso al credito.

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Più semplice per gli studenti universitari accedere al credito per finanziarsi gli studi universitari, un master o la specializzazione in un dottorato.
Con “Diritto al Futuro” il Ministero della Gioventù e l’Associazione Bancaria Italiana lanciano un’iniziativa per facilitare l’accesso ad un prestito da parte di studenti universitari finalizzato a coprire i costi degli studi.
Ciò tramite un fondo di garanzia appositamente creato.

Tale fondo, che avrà una dotazione di 25 milioni di euro e che sarà gestito dalla CONSAP SPA, rilascerà alla Banca una garanzia pari al 70% della quota capitale e degli interessi, sui finanziamenti ritenuti ammissibili e richiesti dagli studenti.

I finanziamenti ammissibili dovranno avere le seguenti caratteristiche:

  • Riferirsi a Corsi e a Master Universitari anche cumulabili tra loro per un ammontare limite di 25.000 euro;
  • Saranno erogati agli studenti per un importo non inferiore a 3000 euro e non superiore a 5000 euro all’anno;
  • Saranno accordati agli studenti con un’età compresa tra i 18 e i 40 anni; 
  • Avranno un piano di ammortamento che decorrerà dal 30° mese dall’erogazione dell’ultima rata del finanziamento totale.

Una buona opportunità, anche se sono somme che dovranno essere restituite e quindi non sono a fondo perduto.
Trattasi di una oppurtinità molto conveniente se si pensa che il tasso di riferimento del finanziamento è bassissimo, l’inizio delle rate da pagare decorrerà dopo 30 mesi dal ricevimento dell’ultima tranche del prestito, e che il finanziamento totale potrà raggiungere i 25.000 euro.

Facendo un esempio per un finanziamento occorrente di 15.000 euro:

il 31-12-2011 sarà erogata la somma di 5000 euro;
il 31-12-2012 sarà erogata la somma di 5000 euro;
il 31-12-2013 sarà erogata la somma di 5000 euro, ultima tranche;

si inizierà a restituire le rate a decorrere dal mese di giugno 2015 ossia dopo 30 mesi dal 31-12-2013 dalla data di pagamento dell’ultima tranche del finanziamento.

La non operatività delle società di comodo costerà il 10,50% di maggiorazione.

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  La manovra bis D.l. 98/2011 ha previsto una maggiorazione del 10,5 % sui redditi presunti calcolati secondo le norme sulle società di comodo.

 La maggiorazione potrà essere applicata sul reddito imponibile dichiarato anche quando questo sia superiore al reddito imponibile minimo.

Tale maggiorazione verrà applicata anche nel caso di società trasparente o facente parte di un consolidato fiscale.

Le nuove disposizioni saranno applicabili a partire dall’anno d’imposta successivo all’approvazione della manovra.