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Usare la Mail aziendale per scopi privati è illecito

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Lavoro, confermato il licenziamento di un lavoratore in caso si uso della posta elettronica aziendale.

Lavoro, la Corte di Strasburgo ha confermato il licenziamento di un lavoratore in Romania, che usava la Mail aziendale per dialogare con i suoi parenti. Il lavoratore, era stato incaricato dal suo datore di lavoro, di aprire una mail Yahoo! Per contattare i clienti. Il lavoratore ha eseguito ma usava la Mail anche per contattare i suoi parenti, per scopi personali. Il datore di lavoro se ne è accorto, e ha licenziato il lavoratore. Da qui, il suo ricorso alla Corte di Strasburgo, in quanto riteneva che l’azienda fosse colpevole di violazione della privacy, e pertanto il licenziamento fosse da considerarsi nullo. La corte di Strasburgo si è pronunciata con sentenza del 12 gennaio scorso e ha determinato che, poiché l’apertura dell’account Yahoo! Era stato ordinato dall’azienda stessa al lavoratore, era ovvio che fosse uno strumento esclusivamente di lavoro e di conseguenza, ne discende il pieno diritto della Ditta di verificarne i contenuti che dovevano essere unicamente relativi al lavoro. Peraltro, al lavoratore era chiaro che questa casella mail era a scopo lavorativo, quindi non avrebbero dovuto esserci contenuti estranei all’attività lavorativa. Per questi motivi, l’invocata violazione della privacy, non può trovare accoglimento e il licenziamento è del tutto legittimo. Al lavoratore non resta che cercarsi altra occupazione e far tesoro di questa esperienza.

Quando si è al lavoro, bisogna pensare al lavoro. Mischiare questioni private con il lavoro, è cosa quanto meno inadeguata, se non illegittima. Certo, con i fatti cui assistiamo di personaggi che timbrano il cartellino in mutande e poi vanno a farsi i fatti loro, gente che ovunque si trova tranne che sul lavoro ben figurandoci e tutte le peggiori scorrettezze cui siamo purtroppo avvezzi, usare la Mail per salutare genitori o fratelli, sembra una inezia, ma è necessario tornare a una stretta etica sul lavoro, perché non è tollerabile, in linea di principio, che una persona usi il tempo di lavoro, pagato, per fare cose che con il lavoro non c’entrano niente.

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