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Ricorso tardivo: i presupposti della rimessione in termini.

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La rimessione in termini  – ex art. 184-bis del c.p.c. – elimina l’irricevibilità del ricorso tardivo, e permette di garantire la tutela giurisdizionale per i contribuenti che sono incorsi in errore a loro non imputabile.

Il giudice, in ottemperanza all’art. 184-bis del c.p.c. rimodula il rigore della previsione del termine di decadenza – ex art. 21 del D.lg. 546/92 – quando ritiene che “il ricorso tardivo” sia scusabile oppure non imputabile alla parte. In tal modo non si cagiona un’ingiusta o aberrante pronuncia d’intempestività del ricorso ma ad una decisione di merito.

Non si può catalogare la rimessione in termini di cui all’art. 184-bis del c.p.c. come “norma eccezionale” rispetto alla perentorietà dei termini d’impugnativa. La tesi dell’applicabilità dell’art. 184-bis del c.p.c. al processo tributario ─ nei casi di ricorso tardivo ─ è conforme al dettato costituzionale e in particolare al diritto alla difesa, poiché evita di addossare al ricorrente gli effetti negativi dell’irricevibilità del ricorso tardivo.

La rimessione in termini assurge a deroga del principio di perentorietà del termine per ricorrere e dell’effetto di decadenza del ricorso tardivo, cui è collegato il mancato rispetto del termine stesso; essa costituisce un rimedio avverso l’irricevibilità del ricorso tardivo. La ratio dell’istituto de quo consiste nel garantire la tutela giurisdizionale dei soggetti legittimati al processo. Anche nella materia tributaria la forza maggiore o il caso fortuito possono verificarsi al di fuori del procedimento giudiziale (prima che il processo sia ancora instaurato) ovvero possono riferirsi a decadenze legate ai termini per l’instaurazione del processo o al giudizio d’impugnazione.

In definitiva, nell’ordinamento tributario processuale è configurabile il principio secondo cui gli effetti preclusivi non possono prodursi in modo definitivo in presenza di ricorso tardivo, quando la parte si sia trovata per forza maggiore o caso fortuito in circostanze impeditive dell’esercizio del potere di difesa.

A cura di Valerio Pascale – esperto in diritto tributario e consulente del lavoro.

indirizzo di posta: valeriopascalecdl@tiscali.it

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