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Pronti per la Vendemmia 2017/2018: Vademecum Controlli

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Sarà una stagione vendemmiale “precoce” quella della nuova stagione 2017/2018, nonostante il perdurare della siccità e del caldo afoso e “anomalo” che ha investito la Penisola italiana.
Infatti, in anticipo per la stagione afosa e per la siccità, già questa settimana le Cantine e le Imprese agricole sono al lavoro nella raccolta delle uve.
Il Pinot e il Chardonnay a Montecarlo per la produzione di vini bianchi e spumanti sono già all’opera e pronti per inaugurare la stagione della vendemmia; dopo Ferragosto sarà la volta del Merlot e, poi arriveranno i vitigni “tardivi”.
Il settore vitivinicolo, uno dei punti di forza dell’agricoltura italiana, mostra una grande vitalità, che si traduce in un aumento degli investimenti e nella profonda riorganizzazione delle aziende e della filiera agroalimentare.
Possiamo già anticipare che la stagione vendemmiale 2017/2018 sarà di eccellente qualità grazie alla buona qualità degli acini sani e di grande pregio gustativo.
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) ha reso noto con Comunicato Stampa pubblicato in data 4 agosto (https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11566) che, in occasione dell’inizio della campagna vendemmiale per l’anno 2017/2018, è stato pubblicato un Vademecum per tutti gli operatori del settore vitivinicolo, nel quale sono riassunti i principali adempimenti a carico delle imprese agricole, le norme di riferimento e le disposizioni applicative.
Per la campagna vendemmiale alle porte ci sono alcune rilevanti novità che concernono gli operatori del settore vitivinicolo quali:
1) l’utilizzo per la prima volta in Italia e nell’UE, del registro dematerializzato, la cui tenuta è entrata in vigore a partire dal 1° luglio 2017;
2) l’applicazione delle norme del Testo unico sul Vino: il nuovo quadro normativo garantirà la certezza del dettato legislativo e la diminuzione del contenzioso, anche attraverso il ravvedimento operoso, che si aggiunge alla diffida introdotta grazie al decreto “Campolibero”.

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