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Variazione classamento rendita catastale immobile. Modello di ricorso.

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Modello di ricorso contro avverso classamento nuova rendita catastale attribuita all’immobile. (Estratto da atto reale con esito positivo)

La difesa del contribuente nei confronti degli atti di ri-attribuzione di NUOVA rendita catastale del proprio immobile tramite classamento dello stesso operato dall’Ufficio del Territorio, è attività complessa, ma possibile laddove è palese la illegittimità dell’operato dell’Ufficio Tecnico Erariale.

E’ sempre consigliabile produrre ricorso avverso il classamento dell’immobile e nuova e maggior rendita catastale; soprattutto quando si ritiene ingiusto e causa maggiori oneri fiscali a carico del contribuente.

Le disposizioni che possono dare luogo alla ri-determinazione delle rendite e alla variazione di classamento dell’immobile sono:

La revisione delle micro zone contenuta nell’art. 1, co. 335, della Legge 311/04.

Con tale norma, il Comune in cui è ubicato l’immobile, segnala all’Ufficio del Territorio le micro zone in cui si è verificato uno scostamento maggiore del 35% tra il valore di mercato e il valore imponibile ai fini IMU, e per tale motivo scatta la segnalazione ai fini dell’ attribuzione di nuova rendita catastale con variazione di classamento del vostro immobile.

Dopo il procedimento di revisione e nuovo classamento della rendita catastale, l’Agenzia del Territorio notifica al contribuente la variazione di classamento e l’attribuzione di nuova rendita catastale.

Ai fini della difesa del contribuente contro la variazione di classamento aleatoria  occorre fare attenzione alla data di notifica di tale rettifica automatica.

PROCEDURA E TERMINI DI RICORSO C/O CLASSAMENTO CON NUOVA RENDITA CATASTALE

Infatti, entro 60 giorni dalla notifica, si potrà proporre ricorso per impugnare l’atto del Catasto  davanti alla Commissione tributaria.

Si può opporre eccezione contro l’irregolarità del procedimento e la non corretta attribuzione della nuova rendita dell’immobile rispetto alle reali condizioni del medesimo.

L’altra disposizione riguardante l’attribuzione di nuova rendita catastale e variazione della classe catastale del fabbricato è quella contenuta nell’art. 3, comma 58, della legge 662/96.

Con tale norma, il Comune, deve segnalare all’Agenzia del Territorio singole unità immobiliari per le quali abbia rilevato una rendita catastale soggetta a variazione di  classamento, per non rispondenza ad analoghi immobili simili.

Anche in seguito a tale procedimento l’Agenzia del Territorio notifica l’atto di attribuzione della variazione di classamento e nuova rendita catastale, che troverà applicazione dall’anno successivo a quello di notifica.

Lo stop della cassazione. Proprio su tali valutazioni presuntive dell’Agenzia del Territorio con revisione e classamento dell’immobile con attribuzione di nuova rendita, è intervenuta la recente Sentenza della V sezione della Cassazione n. 2357 emessa il 3 febbraio 2014 che recita “”” l’attribuzione della nuova rendita catastale è astratta e fondata su mera ipotesi dell’Ufficio: troppo generici i parametri enunciati, comprese le infrastrutture, enfatizzate troppo ed anche impropriamente» ed ha omesso di considerare che manca «ogni indicazione concreta sulla qualità e sullo stato degli immobili oggetto della variazione e dei luoghi circostanti l’immobile accertato»“””.

Il modello di ricorso avverso il classamento, qui disponibile, per la riduzione della nuova rendita catastale attribuita dall’Ufficio è stato costruito al fine di ottenere nuova variazione di classamento con riporto della rendita catastale al valore che era attribuito  all’immobile prima del classamento dell’U.T.E…

Il modello deriva da ricorso già COLLAUDATO con ESITO POSITIVO, contro la variazione di classamento SUBITA DALL’IMMOBILE E DAL CONTRIBUENTE, E CONTIENE motivazioni e giurisprudenza di legittimità che hanno dichiarato la nullità della variazione della rendita catastale operata d’Ufficio.

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Responsabile del modello: G.Merola commercialista – revisore contabile – contrattualista iscritto all’O.D.C.E.C. di Sala Consilina al n. 101 A, dal 20-5-2000.

Contenuti aggiornati al 26 aprile 2017

La notifica irregolare di Equitalia salva contro l’avviso di intimazione.

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MODELLO PROFESSIONALE RICORSO AVVERSO AVVISO DI INTIMAZIONE. ESTRATTO DA OPPOSIZIONE REALE.


Ricorso (pronto) contro “un avviso di intimazione di Equitalia” con espropriazione forzata. Scarica il “ricorso” contro notifica irregolare viziata di cartella di pagamento  e istanza di sospensione del procedimento esecutivo di espropriazione forzata.


Trattasi di modello di Ricorso reale contro notifica irregolare di Equitalia che ha prodotto “avviso di intimazione”.

Il Ricorso è composto da 16 pagine in cui sono contenute le migliori sentenze della Suprema Corte di Cassazione che danno ragione al debitore e accordano la sospensione della espropriazione forzata. La fattispecie contenuta riguarda l’opposizione avverso notifica irregolare di Equitalia della cartella originaria che ha dato corso  all’avviso di intimazione.

Ti vogliamo informare su un aspetto importante dell’avviso di intimazione, che potrai anche adottare autonomamente senza acquistare  il nostro proforma. Nel momento in cui il debitore vuole accertarsi se è stata consegnata la cartella con notifica regolare, occorre verificare:

1) Se la notifica della cartella è stata effettuata a persona convivente;  per essere valida, deve essere succeduta da altra raccomandata  spedita sempre al destinatario dell’atto precedente (quindi diverso dalla persona a cui è stata notificata la cartella) denominata CAN = Comunicazione di avvenuta notifica.

2) Oppure potrà capitare (se la notifica avviene a mezzo ufficiale giudiziario) che nella relata di notifica venga trascritto il nome del destinatario dell’atto, ma questa venga firmata da un familiare 

3) Se la notifica contiene un vizio importante,  abbiamo due strade:

In tali casi bisogna decidere se:

a) Opporsi subito alla notifica irregolare, che però andrà a sanare la notifica irregolare;

b) Chiederne la rateazione;

c) Attendere che dopo circa 6 mesi sia notificato l’avviso di intimazione originato dalla cartella, che concede solo 5 giorni per il pagamento oltre i quali si procede ad espropriazione forzata. in questa ipotesi, com’e’ successo nel ricorso qui proposto, si produce opposizione contro l’avviso di intimazione chiedendo la nullita’ (come non mai ricevuta) della prima notifica della cartella e di conseguenza viene a cadere anche lo stesso avviso di intimazione.

Questo Atto di Opposizione, unico nel suo genere, estremamente specialistico, UTILIZZATO REALMENTE contro un avviso di intimazione notificato da Equitalia  ha ottenuto accoglimento della istanza per notifica irregolare della cartella esattoriale. 

Se il tuo cliente ha ricevuto la notifica di avviso di intimazione da Equitalia ma ritieni che sia ingiusta la espropriazione forzata acquistando questo modello avrai lo strumento per ottenere la sospensiva del procedimento di esproprio scarica adesso il nostro modello di perfetta opposizione a un avviso di intimazione.

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“IL COMODATO MODALE”. SCARICA IL PROFORMA.

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In quali casi occorre il comodato modale.

Si stipula il comodato modale quando si concede un immobile in uso gratuito ma dietro una obbligazione del conduttore.

Si sottoscrive il contratto di comodato modale nei casi in cui un immobile, sia pur concesso in locazione gratuita, preveda un obbligo a carico del conduttore. Il modus o onere a carico del comodatario è proprio l’obbligo di accollarsi «il mantenimento del locale per l’interesse del proprietario» a conservarne il valore di mercato. Oltretutto l’onere a carico del comodatario (ripristino e conservazione del locale) non potrà essere considerato corrispettivo tassabile – in capo al comodante – proprio per il non quantificabile costo effettivo dovuto all’onere a carico del comodatario.

Le disposizione di legge sul comodato art. 1803 del codice civile.

La regolamentazione del contratto di comodato modale è contenuta nell’art. 1803 del codice civile. Il comodato è un contratto essenzialmente a “titolo gratuito“. La gratuità del contratto di comodato dunque sembra sia l’elemento distintivo di tale negozio giuridico, come recita il secondo comma del predetto art. 1803 del codice civile.

Il comodato modale e’ una normale locazione gratuita in cui e’ consentito obbligare il comodatario  ad un onere  che comunque non costituisce corrispettivo.

Giurisprudenza sul comodato modale.

Sarà necessario che questo “modus” a carico del locatario, imposto nel contratto di comodato modale, non si configuri quale corrispettivo del godimento del bene comodato; e in maniera da assumere la caratteristica della controprestazione, che farebbe scaturire, di fatto, un contratto di locazione a titolo oneroso. Esempio legittimo di comodato modale.

In tal caso sarà necessario indicare “esplicitamente” nel contratto di comodato modale l’onere a carico del comodatario e l’interesse del proprietario, spiegandone e provandone il motivo per cui  lo stesso “onere a carico del comodatario”  non si sostanzi in un incremento del valore dell’immobile riconducibile a fattispecie reddituali fiscalmente rilevanti.

Il modello qui disponibile scaturisce da un reale contratto di comodato modale elaborato in studio. Contiene le norme e le sentenze della Cassazione in tema di comodato modale che statuiscono la gratuità della locazione anche in presenza di una controprestazione del comodatario. Un contratto complessivo con cui sono richiamate una ad una leggi e sentenze che permettono di evitare rettifiche dell’Ufficio e imputare il comodato a tassazione come locazione onerosa.

E’ un contratto unico e garantito.

 
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Reclamo fac simile accertamento sintetico per presunti margini di ricarico maggiori.

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reclamo ricorso fino a 20000 euro

2017-01-18

Ti proponiamo il nostro facsimile di reclamo-ricorso per opposizione ad accertamento sintetico su maggior ricarico,

… relativo a presunti maggiori imponibili derivanti da ipotetici maggiori aliquote di ricarico calcolate dall’Agenzia delle Entrate, oppure per non congruità agli studi di settore.

Per le controversie di valore non superiore a 20mila euro (da calcolare sulle sole imposte pretese senza sanzioni e interessi) non è più possibile produrre RICORSO DIRETTO  in Commissione Tributaria, senza avere prima presentato istanza di reclamo – mediazione all’Ufficio Legale della sede dell’Agenzia delle Entrate che ha emesso l’accertamento.

1. Obbligo di reclamo per accertamenti inferiori a ventimila euro.

La mancata presentazione del reclamo obbligatorio, prima di esperire ricorso,  è causa di inammissibilità dell’eventuale successivo RICORSO alla Commissione Tributaria. L’istanza di reclamo va formata con le stesse modalità del ricorso ed inoltrato entro lo stesso termine di 60 giorni dalla notifica dell’avviso di rettifica, accertamento o liquidazione. 

1.1 Il reclamo obbligatorio dovrà essere prodotto come se fosse un vero e proprio ricorso.

«Il reclamo dovrà essere redatto come se fosse un vero e proprio ricorso» che lo diventerà (senza poter cambiare nulla) qualora non la mediazione non vada a buon fine. In sede di deposito alla Commissione tributaria per infruttuosa mediazione infatti la stessa istanza di reclamo diventa ricorso pari pari senza essere assolutamente integrabile o modificabile:  il reclamo si trasforma in ricorso. 

1.2  I termini del reclamo entro i quali produrre reclamo.

Trascorsi 90 giorni dall’invio del “reclamo” (da effettuare con raccomandata A.R. senza apposizione di contributo unico), dopo la mediazione negativa intercorsa con l’Ufficio legale dell’Agenzia delle Entrate, il contribuente dovrà depositare in Commissione Tributaria l’istanza di reclamo che vale pari pari come ricorso, dove bisognerà solo apporre stavolta il contributo unico. Al reclamo il contribuente dovrà allegare copia degli stessi documenti che intenderà utilizzare nell’eventuale contenzioso tributario.

Si ricorda che l’istanza di reclamo-mediazione prevista dal nuovo art. 17bis del d.lgs. 546/92, aggiunto in ossequio al disposto del dl. 98/2011, è obbligatorio solo nel reclamo e non nell’istanza di mediazione (che invece è una facoltà del contribuente).


Se non vuoi correre il rischio di dimenticare sentenze della cassazione importanti ai fini dell’impugnazione di avvisi di accertamento sui margini di ricarico, se non hai il tempo per elaborare il ricorso partendo da zero, se vuoi la certezza di vincere la causa tributaria,

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Ti potrebbe interessare anche il modello di ricorso contro avviso di rettifica valore terreni

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Procura proforma.

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Proforma di Procura professionale pronta all’uso.  (art. 1387 C.C.)

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Locazione inferiore a 30 giorni ( facsimile ) aggiornto con dl 50 2017

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Facsimile di contratto di locazione inferiore a 30 giorni.

Quando l’affitto si riferisce a  una locazione di immobile con durata inferiore a 30 giorni, non sussiste obbligo di registrazione presso l’Agenzia delle Entrate (se non  in caso d’uso).

Il contratto di locazione inferiore a 30 giorni non è soggetto a registrazione in termine fisso, e il locatore potrà anche applicare la favorevole cedolare secca sull’affitto ricevuto come da dl 50/2017.

Ma anche se per il contratto di locazione inferiore a 30 giorni non ne è obbligatoria la forma scritta, né la registrazione, è invece obbligatoria la comunicazione alla questura da effettuare mediante il sito “alloggiati web”.

Oltretutto la forma scritta è consigliata per i seguenti motivi:

  • In assenza di un contratto di locazione, l’Ufficio potrà contestarvi che l’affitto sia superiore a 30 giorni, e imputarvi la sanzione per omissione di imposta di registro, bollo, e quant’altro.
  • Inoltre, se siete un locatore che non ha ottenuto il pagamento del canone unico, non avendo un contratto di locazione non potrete registrarlo per l’uso legale al fine di richiedere al conduttore, per vie legali, il pagamento del dovuto.

 

 Prodotto realizzato da GIUSEPPE.A.MEROLA – Commercialista – Revisore contabile – Responsabile del sito rivista fiscale web, iscritto all’O.D.C.E.C. di Sala Consilina al n. 101 sez. A, coperto da polizza professionale Axa Mps.

 

"Il comodato modale". Scarica il proforma. Una soluzione unica, legale che consente di cedere un grande immobile in uso gratuito Copia

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 lI comodato modale una soluzione unica.

Si stipula il comodato modale quando si concede un immobile in uso gratuito ma dietro una obbligazione del conduttore.

Si sottoscrive il contratto di comodato modale nei casi in cui un immobile, sia pur concesso in locazione gratuita, preveda un obbligo a carico del conduttore. Il modus o onere a carico del comodatario è proprio l’obbligo di accollarsi «il mantenimento del locale per l’interesse del proprietario» a conservarne il valore di mercato. Oltretutto l’onere a carico del comodatario (ripristino e conservazione del locale) non potrà essere considerato corrispettivo tassabile – in capo al comodante – proprio per il non quantificabile costo effettivo dovuto all’onere a carico del comodatario.

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La regolamentazione del contratto di comodato modale è contenuta nell’art. 1803 del codice civile. Il comodato è un contratto essenzialmente a “titolo gratuito“. La gratuità del contratto di comodato dunque sembra sia l’elemento distintivo di tale negozio giuridico, come recita il secondo comma del predetto art. 1803 del codice civile.
Il comodato modale e’ una normale locazione gratuita in cui e’ consentito obbligare il comodatario  ad un onere  che comunque non costituisce corrispettivo.
Giurisprudenza sul comodato modale.

Sarà necessario che questo “modus” a carico del locatario, imposto nel contratto di comodato modale, non si configuri quale corrispettivo del godimento del bene comodato; e in maniera da assumere la caratteristica della controprestazione, che farebbe scaturire, di fatto, un contratto di locazione a titolo oneroso. Esempio legittimo di comodato modale.

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SPESSE VOLTE IL CONTRIBUENTE EVITA DI CONCEDERE IL PROPRIO IMMOBILE IN COMODATO PER TIMORE DI ACCERTAMENTI CHE NON CREDONO ALLA GRATUITA’ DELLA LOCAZIONE. UTILIZZANDO QUESTO MODELLO SI E’ AL RIPARO DA INTERPRETAZIONI DIVERSE IN QUANTO SENTENZE E MOTIVAZIONI NON PERMETTONO PRESUNZIONI DIVERSE DA PARTE DELL’UFFICIO.

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Accertamento con adesione. Istanza e procura cliente

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Vi proponiamo un fac simile di istanza di accertamento con adesione con procura separata.

Rispetto a un fac simile che potrete facilmente trovare in rete, il nostro modello professionale, prevede:

1) L’istanza di accertamento con adesione da inoltrare all’Ufficio che ha emesso l’avviso di accertamento, con procura costiuita da altro atto a parte.

IN TAL MODO, AVRETE, UNA SOLA PROCURA DAL CLIENTE PER L’INTERO PROCEDIMENTO DI OPPOSIZIONE ALL’ACCERTAMENTO. (E QUINDI NON DOVRETE OGNI VOLTA INSERIRE SU OGNI ATTO, RICORSO, APPELLO, ECC… IL MANDATO A MARGINE INCLUSO NELL’ATTO MEDESIMO). UNA VOLTA RICEVUTA LA FIRMA DEL CLIENTE, CHE VOI STESSI AUTENTICHERETE, POTRETE FIRMARE IN AUTONOMIA OGNI ATTO RELATIVO AL PROCEDIMENTO. E QUESTO SIA PER L’ISTANZA DI ACCERTAMENTO DI ADESIONE, SIA PER L’EVENTUALE RECLAMO, RICORSO, APPELLO, MEMORIE E SIMILI.

Ritornando all’istanza di accertamento con adesione, il documento è da inoltrare alla sede dell’Ente che ha emesso ─ nei confronti del contribuente ─ un avviso di accertamento per maggiori imponibili accertati ai fini delle imposte dirette, IVA, imposte di registro e imposte indirette in generale, avvisi di rettifica su compravendita, e tributi locali.

Occorre quindi fare attenzione ad inviare l’istanza di accertamento con adesione entro i termini per la proposizione del ricorso, normalmente di 60 giorni dalla notifica dell’accertamento. (Attenzione quindi alla data del timbro sul plico postale ricevuto o alla relata di notifica: infatti questa e’ la sola data che fa fede per la decorrenza dei termini). dalla data dell’invio dell’istanza di accertamento con adesione.

In buona sostanza avendo ricevuto  un avviso di accertamento,  ad esempio il 10 dicembre 2014, avrete 60 giorni per proporre ricorso reclamo, oppure istanza di accertamento con adesione, in tal modo i termini per la proposizione del ricorso si allungano a 150 giorni (60+90) anche nel caso in cui il tentativo di patteggiamento con l’ufficio, a cui serve l’istanza di accertamento con adesione non vada a buon fine.

NELL’ESEMPIO QUINDI, SE ENTRO IL 7 MAGGIO 2014 non avrete accettato la proposta di adesione che vi avrà offerto l’Agenzia delle Entrate, bisogna produrre ricorso entro il 150° giorno dal 1o dicembre 2014, a pena di inoppugnabilità dell’accertamento che a quel punto diventa definitivo.

istanza di accertamento con adesioneTale strumento deflattivo del contenzioso ─ l’accertamento con adesione ─ si propone di evitare il contenzioso tributario, sia per convenienza dello Stato che rinunciando ad una parte della sua pretesa fiscale, ne ottiene subito il pagamento, e sia per il contribuente, che accordandosi con l’Ufficio, chiude la pratica evitando il rischio che è insito nella proposizione di un ricorso tributario.

 

Appoggio contratto locazione super professionale

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Se hai bisogno di stipulare con urgenza un «contratto di locazione ad uso abitativo» con  cedolare secca «ti potrà essere molto utile il nostro facsimile di contratto pronto per essere firmato».

Il nostro modello di contratto non è un semplice facsimile bensì un contratto di locazione realmente utilizzato e contenente già tutte le clausole occorrenti per la tutela della tua proprietà. Ti basterà inserire:

– I dati anagrafici delle parti con relativi documenti personali;

– I dati catastali dell’immobile, foglio, particella, sub, numero vani, rendita catastale;

– Le condizioni economiche concordate con l’affittuario ossia il canone annuo, il deposito cauzionale, la frequenza delle rate di canone;

– L’attestazione di prestazione energetica (A.P.E.) dell’immobile locato (in caso di registrazione telematica non andrà allegata al contratto in registrazione, ma solo indicata per la data in cui è stata redatta e il tecnico firmatario all’interno della scrittura medesima)

Fatto questo il contratto è perfetto!  Sia giuridicamente che fiscalmente e quindi pronto per essere stampato (in triplice copia), sottoscritto in tutte le parti (su ogni pagina la sigla di locatore e locatario e in fondo firma leggibile per esteso e firma delle clausole vessatoria in ultimo) ed effettuarne poi la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate o tramite il programma SIRIA via Entratel o Fisco on Line (entro max 30 giorni dalla data di stipula).

Il proforma di contratto di locazione che ti proponiamo è stato redatto da professionisti esperti nel settore che ti offrono il prodotto con la garanzia commerciale “SODDISFATTO O RIMBORSATO” e con la copertura della polizza professionale RCT per danni a te derivanti da errata scrittura da noi preparata.

CONDIZIONI ESSENZIALI PER POTER FRUIRE DELLA CEDOLARE SECCA

Nel redigere il contratto di locazione con cedolare secca, la complicazione è INDICARE l’opzione per la tassazione sostitutiva della cedolare secca, oltre alla dichiarazione espressa da parte del proprietario (per evitare l’obbligatorio invio della raccomandata) dove si menziona che l’inquilino è stato informato dell’opzione per la cedolare secca, e che gli è stato comunicato che non gli saranno chiesti adeguamenti ISTAT,  e che non dovrà versare l’imposta di registro annuale ne imposta di bollo sugli originali, in quanto come sappiamo con l’opzione, le parti ne sono esentati.

 ATTENZIONE: IN MANCANZA DI TALI REQUISITI IL CONTRATTO DOVRA’ ESSERE TASSATO MEDIANTE IMPOSTA ORDINARIA IRPEF, e diversamente in caso di controlli fiscali sarà emesso avviso di accertamento per ricalcolo delle imposte.

Il contratto di locazione di immobile con cedolare secca qui proposto, contiene ogni clausola e formula di legge per la tua tutela economico-fiscale successiva alla concessione dell’immobile in affitto. Durante la vita contrattuale, quando l’inquilino non paga i canoni o li paga in ritardo, è necessario prevedere tale eventualità in contratto.

Già contenuto nel nostro fac simile di contratto di locazione:

A) L’ opzione/scelta per la tassazione sostitutiva della cedolare secca, in ossequio al d.lgs. N 23/2011 art. 3.

B) Le clausole di garanzia legali (nei  casi  di inadempimento dell’affittuario) e le formule previste che occorrono per OPPORSI a eventuali contestazioni dell’ufficio, circa il reale canone di locazione percepito, per non  rispondenza della tassazione applicata in dichiarazione dei redditi rispetto a quella ordinaria IRPEF.

C) LA FORMULA PER LE COMUNICAZIONI ALL’INQUILINO E LA RISOLUZIONE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE CHE PERMETTE L’ESENZIONE DALL’INVIO DELLA RACCOMANDATA (normalmente invece obbligatoria per poter accedere alla tassazione agevolata della cedolare secca, ) quando l’inquilino è informato dei medesimi contenuti della raccomandata tramite indicazione nel contratto medesimo che egli stesso sottoscrive (che troverete già scritta nel nostro proforma altamente professionale.

Garanzia contro contestazioni dell’Agenzia delle Entrate o dell’inquilino:

Ti assicuriamo che il nostro contratto di locazione in proforma ti tutelerà professionalmente e pienamente per ogni possibile contestazione della controparte (per discussioni sull’imputazione di eventuali spese occorrenti all’immobile) o dell’UFFICIO FISCALE, nel momento in cui potrebbe contestare la perfetta esistenza dei requisiti di legge per l’accesso alla cedolare secca.

Come dicevamo in precedenza «un normale facsimile di contratto»  “ti propone “solo”  una struttura dell’atto” dovendo poi – essere tu – a costruire le clausole e le formule di legge necessarie per la sua validità legale e per la sua valenza a fini della garanzia occorrente al proprietario per concedere in uso il proprio immobile, contro eventuali inadempimenti dell’inquilino.

Ma a tutto questo abbiamo già pensato noi. Nel nostro contratto di locazione con cedolare secca sono già predisposte tutte le clausole e formule di rito necessarie per la salvaguardia della tua proprietà nel rispetto delle norme vigenti.

Non avrai bisogno di «aggiungere o togliere alcuna clausola in esso contenuta».

Dovrai soltanto inserire i dati delle parti, i dati dell’immobile, il canone convenuto e il deposito cauzionale nei modi sopra detti.

Obbligo della raccomandata all’inquilino.

Ti precisiamo che nel nostro contratto di locazione con opzione per la cedolare secca è già riportata “la dichiarazione del proprietario” di voler optare per la predetta tassazione alternativa all’IRPEF.

Quindi per usufruire della più favorevole tassazione del canone (rispetto all’assoggettamento ad IRPEF) con la cedolare secca non avrete bisogno di inviare la raccomandata all’affittuario (che sarebbe condizione essenziale per poterne beneficiare DELLA CEDOLARE SECCA, e ciò perché nel nostro proforma di contratto di locazione qui scaricabile, è stato inserito un articolo con cui si informa l’inquilino che il proprietario ha optato per la tassazione opzionale della cedolare secca. Ciò comporta per quest’ultimo la non debenza dell’incremento annuale del canone per rivalutazioni istat, nè  dell’ imposta di registro annuale (esente per la cedolare secca).

A tale fine è stata richiamata espressamente indicata la risoluzione dell’agenzia delle entrate che permette di esentare  il proprietario dall’invio della raccomandata appunto quando l’inquilino ne sia informato in contratto e all’atto della stipula.

Modifica del proforma di locazione con cedolare secca.

In ogni caso i 20 articoli che compongono il proforma potranno essere sicuramente personalizzati, avendo elaborato il proforma di contratto locativo in formato doc editabile (word 2003 leggibile quindi da qualsiasi versione).

Infine la scrittura di locazione è già impaginata e formattata in carta uso bollo (simile alla carta protocollo).

I dati da inserire nel contratto in formato word o manualmente nel formato pdf sono:

1) Le generalità dei contraenti, locatore e locatario;

2) I dati catastali dell’immobile, foglio, particella, sub, vani, rendita catastale;

3) Il canone annuo pattuito e la frequenza dei pagamenti delle rate di canone (di solito mensile);

4) L’importo del deposito cauzionale (pari a 2-3 mensilità) che l’inquilino versa al momento della sottoscrizione del contratto;

5) L’indicazione del possesso dell’ape, ossia l’attestazione di prestazione energetica, obbligatoria per legge dal 23 giugno 2013.

Registrazione del contratto di locazione con canone soggetto a tassazione con cedolare secca:

─Stampare tre copie del contratto e renderle originali tramite le firme “autentiche olografe” di locatore e locatario;

─ Non apporre marche da bollo in quanto non dovuta la relativa imposta in presenza di tassazione del canone con cedolare secca;

─ Non versare imposta di registro in quanto esente con la cedolare secca;

─ Registrare il contratto di locazione presso un ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate (anche non competente per territorio),  allegando l’A.P.E. – l’attestazione di prestazione energetica – (obbligatoria dal 26 giugno 2013) e darne un’originale all’inquilino mentre un’originale resterà ovviamente all’Agenzia ed un’altro al proprietario. (Nel caso di registrazione telematica con programma SIRIA, l’APE come anche il contratto non va consegnato materialmente all’Ufficio, resta firmato nelle mani del depositario della scrittura telematica).

Con la formula soddisfatto o rimborsato (a tua semplice tua richiesta rimborseremo la intera somma versata, quando il prodotto che riceverai non è conforme a quanto qui dichiarato).

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Prodotto realizzato da Merola giuseppe – commercialista – revisore contabile – responsabile del sito rivista fiscale web, iscritto all’ ODCEC di Sala Consilina al n. 101 sez. A, coperto da polizza professionale axa mps.

Contenuti aggiornati alle norme vigenti al  20 10 2014 – in caso di problemi contattateci al n. 0973-392829.

Modello locazione inferiore a 30 giorni. Consigliata la forma scritta contro il rischio favoreggiamento.

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  1. Facsimile di contratto di locazione inferiore a 30 giorni.

Quando l’affitto si riferisce a  una locazione inferiore a 30 giorni (nell’anno) non sussiste l’obbligo di registrazione presso l’Agenzia delle Entrate (se non  in caso d’uso)  secondo il disposto dall’art. 5 del TUIR e dall’art. 2 bis della tariffa II parte allegata allo stesso TUIR.

Tale contratto di locazione inferiore a 30 giorni non è soggetto a registrazione in termine fisso, ed il locatore potrà anche applicare la cedolare secca sull’affitto ricevuto ai fini del pagamento delle imposte dirette sul reddito derivante dal canone di locazione inferiore a 30 giorni.

L’obbligo di inviare la raccomandata – con cui si comunica la rinuncia agli aggiornamenti del canone è escluso nell’ipotesi di contratto di locazione inferiore a 30 giorni in quanto non opera il meccanismo dell’adeguamento del canone.

Ma per precauzione, così come impostato il modello di contratto di locazione inferiore a 30 giorni qui scaricabile, meglio indicare l’opzione per l’imposta sostitutiva suddetta.

Anche se per il contratto di locazione inferiore a 30 giorni non è obbligatoria la forma scritta, nè la registrazione del contratto, diventa assolutamente consigliata ai fini della comunicazione da effettuare alla questura, circa il soggetto che utilizza in locazione il vostro immobile, in ottemperanza alla LEGGE ANTIMAFIA. Quindi chiedere all’affittuario il documento di identità e codice fiscale indicare tali estremi nel nostro modello, Protocollare il contratto presso il comune o in questura con allegati i documenti dell’affittuario.

Se non si effettua tale comunicazione antimafia, e il vostro inquilino è un indicato o un ricercato, sarete condannati per favoreggiamento.

Oltretutto la forma scritta è consigliata per i seguenti motivi:

– In assenza di un contratto di locazione, l’Ufficio può contestare la durata  della locazione e presumere che abbia durata superiore a 30 giorni, ai fini del pagamento delle imposte sui canoni,

Quante volte il locatore non ha ottenuto il pagamento dei canoni e non avendo un contratto di locazione scritto non ha potuto registrarlo per l’uso legale?

Quante volte l’affittuario non rilascia il proprio documento d’identità facendo rischiare al proprietario una denuncia per omessa comunicazione dell’inquilino alla questura?

Il facsimile che ti proponiamo non è solo un proforma di impaginazione e struttura dell’atto, ma ha già le obbligatorie indicazioni per aggiungere i dati dell’inquilino e la sua identificazione con allegazione della carta d’identità, per poi effettuare presso il Comune la comunicazione dei dati dell’affittuario.

Acquistando il modello qui proposto, e inserendo tutti i dati previsti nei campi vuoti, ti garantirai contro  rischi penali e fiscali.

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Prodotto realizzato da GIUSEPPE.A.MEROLA – Commercialista – Revisore contabile – Responsabile del sito rivista fiscale web, iscritto all’O.D.C.E.C. di Sala Consilina al n. 101 sez. A, coperto da polizza professionale Axa Mps.

 

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