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Istat, usciti gli indici prezzi al consumo dello scorso dicembre

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Istat, emanati i dati relativi all’ultimo mese del 2015

 

Istat, ecco i dati sul prezzo al consumo relativi all’ultimo mese del 2015. L’indice dei rpezzi al consumo per le famiglie e gli operai nell’ultimo mese del 2015 ha avuto un valore pari a 107,0 punti con nessuna variazione rispetto al mese precedente. Questa variazione mensile è stata dello 0,0%, come quella annua. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto, il famoso TFR, maturato tra 15 dicembre 2015 ed il 14 gennaio 2016, quindi pochi giorni fa, la percentuale è salita dell’1,5%.

La stabilità dell’inflazione dello scorso dicembre ha riepilogato delle spinte contrapposte, dove da una parte la crescita è in aumento con l’ottimo andamento in risalita dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona con una percentuale positiva dello 0,9%, mentre dalla’altra parte la tendenza viene invertita in quanto i prezzi relativi ai Servizi dei trasporti scende dell’1,7%, rallentando anche di conseguenza quella dei Servizi Alimentari non lavorativi della percentuali pari al 2,3%. I prezzi dei beni alimentari per la casa e la eprsona sono diminuiti della percentuale dello 0,3%, mentre i prodotti ad alta frequenza di acquisto sono diminuiti dell0 0,2%. Le locazioni hanno ridotto l’indice annuale della percentuale del 75%. In negativo anche i risultati sui prodotti alimentari e sui servizi ricettivi e di ristorazione, vista la caduta percentuale del 0,3% per entrambi, mentre gli incrementi più elevati sono arrivati nei tabacchi e nelle bevande alcoliche con la percentuale salita del 2,8%. Percentuali nei capoluoghi di provincia. Le venti città capoluogo di provincia non vengono racchiuse tutte in questi dati e solo Firenze (+0,8%), Trento (+0,7%), Bolzano (-0,7%), L’Aquila (-0,4%), Genova (-0,4%), Napoli (-0,3%), Roma (+0,2%), Ancona (+0,0%), Catanzaro (+0,0%), si sono verificati aumenti più elevati. Nelle restanti città tutti negativi a partire da Bari (-0,3%), Cagliari (-0,3%), Torino, Potenza, Perugia, Palermo (-0,2%), Milano, Venezia, Trieste, Bologna ed Aosta (-0,1%).

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