Con Comunicato Stampa dell’Agenzia dell’Entrate parte formalmente il via per l’invio del canale di trasmissione telematica della Dichiarazione Precompilata 2017: si tratta di spedire online la dichiarazione dei redditi con l’ausilio del supporto tecnologico Sogei. Una vera e propria “rivoluzione telematica”, niente più carta e supporti cartacei per chi invia la Precompilata senza apportare rettifiche. Infatti, se il contribuente non apporta alcuna modifica alla dichiarazione Precompilata online non occorre presentare all’Agenzia delle Entrate la documentazione che giustifica le somme portate in detrazione, come le spese sanitarie, universitarie, quelle per ristrutturazioni e gli altri sconti fiscali.

Dal giorno 18 aprile ovvero dal giorno di apertura della precompilata in modalità consultazione ad oggi è stato registrato un flusso di più di 1 milione e 400mila accessi all’applicazione da parte di 962.508 utenti distinti.

Si ricorda che la dichiarazione 730 potrà essere modificata, integrata e spedita fino al 24 luglio; per il modello Redditi, invece, c’è tempo fino al 2 ottobre 2017. Oltre 20 milioni i 730 pronti per essere inviati online ed è possibile apportare rettifiche e variazioni a ben 10 milioni di modelli Redditi, i quali possono essere inoltrati a partire dal prossimo 11 maggio. Si tratta di un grosso sforzo quello che l’Amministrazione sta compiendo per il terzo anno di sperimentazione al fine ultimo di raccogliere e consegnare ai cittadini il Modello più corredato e completo possibile, con dettaglio dei dati. Infatti, dal 2015 dal vecchio schema “tu cittadino dichiari e io amministrazione, poi, controllo”, si è passati ad una modalità che prevede che sia il cittadino a controllare i dati precaricati dall’Amministrazione tributaria.

Nei server dell’Amministrazione Fiscale, nel 2017, sono confluiti oltre 800 milioni di dati tra cui 690 milioni di documenti fiscali relativi a spese sanitarie, circa 94 milioni di dati relativi a premi assicurativi, più di 7 milioni e 600mila bonifici per ristrutturazioni, arredo e risparmio energetico, oltre 8 milioni di interessi passivi sui mutui contratti dagli italiani, circa 5 milioni e 600 mila dati relativi a ristrutturazioni condominiali e quasi 4 milioni e mezzo di dati relativi a contributi previdenziali. 

Si tratta di una nuova impostazione che, oltre al vantaggio di una maggiore semplicità, porta con sé anche degli evidenti benefici per il Fisco, il quale rinuncia a controllare la documentazione a supporto delle detrazioni in caso di dichiarazione 730 accettata senza apportare modifiche.

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