L’utilizzo di finanziamenti esterni, bancari o di terzi, nell’esercizio di attivitá di impresa o di lavoro autonomo é corretto, ossia non produce maggior indebitamento o maggiori costi per interessi, quando questi vengono oculatamente investiti in azienda.
Precisamente sono operazioni valide di gestione quando il ritorno dell’investimento effettuato con capitale di terzi, in termini di ricavi, copra abbastanza largamente anche gli oneri finanziari relativi; al contrario diventa diametralmente una operazione pericolosa per l’azienda in termini di tenuta finanziaria.
Ció perché spesso l’imprenditore si trova nel dubbio se investire mezzi propri o utilizzare la predetta leva finanziaria.
In conclusione quindi diventa fondamentale, redigere un budget degli investimenti occorrente per la verifica suddetta aggiungendo che è anche importante valutare il rapporto tra mezzi propri/capitale di terzi, il cui valore-indice dovrebbe essere congruo se compreso tra 0,7 ed 1.
A cura di Giuseppe Merola Sapri.
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